Il sindaco di Melito Porto Salvo ha rassegnato le dimissioni. Indebolito dall’ultima raffica di abbandoni da parte dei suoi consiglieri, messo sotto pressione da quelle annunciate dall’intera Giunta, nella giornata di ieri Salvatore Orlando ha rotto gli indugi. E come aveva anticipato, ha tratto le dovute conclusioni. Che non potevano portarlo da nessun’altra parte.
L’amministrazione comunale, di fatto, non aveva più i numeri per governare. O almeno li avrebbe avuti fino al consiglio comunale ch’era stato convocato per la mattinata di oggi, al termine del quale avrebbero lasciato in quattro, ovvero la vicesindaco Daniela Demetrio, gli assessori Pasquale Pizzi e Mario Siviglia, il consigliere Silvio Malaspina. Gli altri due assessori, Manuela Minniti e Francesco Romeo avevano lasciato intendere che avrebbero seguito i colleghi, lasciando delega e scranno. Lo spartiacque della seduta consiliare era stato fissato «per senso di responsabilità», visto che c’era da approvare il permanere degli equilibri di bilancio. Ma arrivati a questo punto, adempiere all’incombenza oppure lasciarla passare senza colpo ferire non avrebbe scongiurato il commissariamento prefettizio.
Orlando ha deciso di staccare subito la spina ed ha indirizzato la lettera di dimissioni al segretario comunale, al presidente del civico consesso e ai consiglieri. Amare le sue riflessioni.
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