L’oggetto del contendere è l’università per stranieri “Dante Alighieri”, importante istituzione culturale cittadina che negli ultimi due anni è finita al centro di uno scontro tra Cda, consorzio, associazioni . Dispute rimaste sottotraccia per diverso tempo. Un riserbo rotto, ieri mattina, da Umberto Pirilli e da altri due membri dell’associazione che il 6 giugno scorso, secondo quanto affermato dai relatori, sarebbero stata esautorati dal Consorzio dell’università guidato oggi dal sindaco Giuseppe Falcomatà. Nel Consorzio siedono gli enti pubblici, accusati da Pirilli di non avere quasi mai finanziato l’ateneo e che adesso ne rivendicano la gestione.
Il sindaco, in una nota inviata alla stampa venerdì scorso, sosteneva di avere «disvelato il disegno dell’abusiva guida dell’Università per Stranieri Dante Alighieri... Ecco chi fin dal suo insediamento ha lavorato sordidamente per consegnare la gloriosa Università Dante Alighieri nelle mani di chi vede in una università solo una miniera d’oro».
L’ateneo versa da alcuni anni in una difficile situazione economico-finanziaria. Situazione che ha portato il ministero a concedere un anno di tempo al Cda per porre rimedio a questa situazione. Per questo motivo sono state aperte una serie di interlocuzioni con alcune università telematiche non andate a buon fine.
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