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Reggio, la minoranza sfrattata da Palazzo S. Giorgio

I consiglieri di centrodestra avevano convocato una conferenza stampa per denunciare alcuni soprusi della maggioranza. Argomento del contendere la modifica al Regolamento per il funzionamento delle commissioni. L’accusa: «Comportamento antidemocratico, non vogliono far lavorare la Controllo e Garanzia»

L’accaduto di ieri mattina nella Sala dei Sindaci di palazzo San Giorgio ha come rispecchiato il titolo della (mancata) conferenza stampa indetta dall’opposizione di centrodestra. Vale a dire: “Antidemocrazia e Bavaglio”.

Lo sfratto

Al tavolo dei lavori si erano già seduti i consiglieri Mario Cardia, Antonino Maiolino, Federico Milia, Massimo Ripepi, Giuseppe De Biasi, Antonino Caridi e Armando Neri. Anche i giornalisti e i cineoperatori erano pronti. Ad un tratto, la sorpresa. Stop alla conferenza, comunque neppure di fatto iniziata. Saltato tutto. Dopo momenti di confusione, lo… sfratto si è concretizzato. E via via è emerso che l’evento, a quanto pare anticipato al Comune nel pomeriggio precedente, non sarebbe stato autorizzato non si sa se per mancanza di tempi tecnici. Di qui la decisione estemporanea del gruppo di centrodestra di spostarsi in piazza Italia per l’incontro con la stampa, svoltosi subito dopo fra la curiosità dei passanti. E con la sequela delle dichiarazioni dei protagonisti seguite, decisamente contrariate, nei confronti della maggioranza di centrosinistra che governa l’Amministrazione cittadina.

Lo scontro

Più esauriente e ben riepilogato il racconto a monte sull’accaduto da parte di Demetrio Marino capogruppo di Fratelli d’Italia. «Da tempo – ha dichiarato – in conferenza dei capigruppo, ma anche in Consiglio comunale, si era deciso di modificare con un nuovo Regolamento quello sul funzionamento, organizzazione e operatività del Consiglio e delle Commissioni. Il tutto – ha precisato Marino – pure per difformità, da ridefinire attraverso un nuovo Regolamento. In particolare noi abbiamo evidenziato che dovevamo mettere ordine nelle varie commissioni, per cui serviva estrapolare la relativa parte del regolamento».
«Il Centrosinistra – sempre secondo Demetrio Marino – come proposta ha deciso di prendere una parte del funzionamento delle commissioni, che già era nel Regolamento consiliare; e riscriverne una nuova, quando invece questo lavoro avrebbe dovuto essere contestuale. Nel regolamento lo stesso Centrosinistra ha inserito delle nuove azioni vincolando la partecipazione attiva e l’azione operativa dei presidenti di commissione. In particolare verrebbe toccata quella di Controllo e Garanzia che spetta solitamente alla minoranza. Noi siamo pronti ad intervenire con alcuni emendamenti migliorativi».

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