«Questo è un governo sovranista che non rispetta le leggi europee e punta a zittire la magistratura. Non resteremo in silenzio e difenderemo la nostra autonomia e indipendenza. Non vogliamo fare la fine di Ungheria e Polonia». E' quanto dichiara a La Stampa il procuratore aggiunto di Reggio Calabria e segretario nazionale di Magistratura Democratica Stefano Musolino.
«È nostro dovere - aggiunge - fare moral suasion per spiegare ai cittadini gli interessi in gioco anche in virtù di una certa stampa che non fa giusta informazione, ma solo l’interesse del governo, come chi ha pubblicato le email della chat di Anm, documenti riservati che sono stati strumentalizzati. Quella frase è stata estrapolata da un contesto più ampio e più approfondito dove il collega ribadiva peraltro che noi magistrati 'non dobbiamo fare opposizione politica'. Ma queste parole non sono state riprese dalla presidente del Consiglio ed è emersa una verità distorta. Non dovrebbe accadere che da un’email si prendano solo alcune frasi e si costruisca una narrazione diversa dal testo completo».
Salvini, gli viene ricordato, sostiene che il giudice Patarnello dovrebbe essere licenziato: «Purtroppo non è la prima volta che Salvini anziché discutere di temi a lui sgraditi attacca le persone. Lo aveva già fatto con la giudice di Catania Iolanda Apostolico, rea di aver depotenziato il decreto Cutro». «Trovo ancor più grave l’affermazione che i giudici non collaborano con il governo. C'è un errore di fondo nell’idea di Meloni, lei vuole una magistratura servente. Dovrebbe invece tenere conto della separazione dei poteri garantita dalla Costituzione».
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