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Partecipate a Reggio, “tre sorelle” in ripartenza

Report a Palazzo San Giorgio da parte degli amministratori delle società del Comune. Il primo cittadino Falcomatà: «Atam, Castore ed Hermes, un’unica realtà pubblica al servizio dei cittadini. Grandi risultati registrati nel corso del 2024, ora la svolta»

«“Rispetto” è la parola dell’anno (2024, ndr) per la Treccani... e per noi il 2025 sarà l’anno del rispetto degli impegni assunti. Nutrendo sempre grande rispetto delle persone che con dignità, ogni giorno, svolgono servizi essenziali per la nostra comunità». Questa la chiosa conclusiva del sindaco Giuseppe Falcomatà alla conferenza stampa indetta ieri mattina a Palazzo San Giorgio per illustrare i risultati raggiunti da Atam, Hermes e Castore nel 2024 e le prospettive per l’anno appena iniziato, alla presenza dei tre amministratori delle società partecipate, rispettivamente Giuseppe Basile, Giuseppe Mazzotta e Domenico Mallamaci.
«Abbiamo deciso di separare il rendiconto sulle attività dell’Amministrazione comunale da quello di Atam, Hermes e Castore non perché le intendiamo come realtà divise ma perché le cose da comunicare sono effettivamente tante» ha aggiunto il sindaco, parlando delle società come «tre “sorelle”, un’unica realtà pubblica al servizio dei cittadini. Grandi i risultati registrati nel corso del 2024, ora la svolta».

Primo a prendere la parola l’avvocato Giuseppe Basile, non senza ricordare le traversìe passate dall’Azienda di trasporto pubblico locale - che ha rischiato di finire sotto amministrazione controllata per lo spettro del fallimento mentre oggi si presenta finalmente con un positivo «valore patrimoniale» -, il quale ha sciorinato in maniera veloce ma ben dettagliata cifre e dati inerenti i vari ambiti d’attività dell’Azienda (Tpl, sosta, mezzi e strutture, car sharing, economia, spesa assicurativa, personale, acquisti, gare e rivendite, fondi Pnrr, titoli di viaggio, Granturismo, Comunicazione, Urp e App. Un dato curioso riguardo il Tpl è che «i chilometri percorsi dai nostri mezzi (38 linee per il territorio comunale e 2 linee extra urbane per un totale di 4.631.714 km) in un anno equivale a fare 6 volte al giorno Reggio-Milano». L’ad ha parlato di un’Atam performante per cui «la sfida è quella di mantenere i risultati che sono frutto di un lavoro costante, supportato dalla partecipazione di Comune e Città metropolitana». Ed entro il 2025 l’imperativo sarà tra l’altro «concludere gli investimenti nei termini previsti». Va infine rimarcato che l’app Atam nel 2024 ha segnato un aumento di utenti del +17% a dimostrazione della crescita di appeal dell’Azienda.

A dir poco “scoppiettante” l’intervento dell’avv. Giuseppe Mazzotta, forse perché «è la prima volta che Hermes parla alla città», il quale ha ripetutamente elogiato i dipendenti, «gruppo di professionisti straordinari che porta avanti un lavoro eccezionale» finalizzato a garantire «efficienza ed efficacia» all’azione societaria. Quindi, quello che l’amministratore delegato ha definito senza mezzi termini un «risultato storico: nel 2024 Hermes ha riscosso ben 85.877.324,42 euro (tra Imu, patrimonio Erp, sanzioni amministrative, servizio idrico, Tari, Tasi e Cup). L’incasso più alto nella storia di questa società e forse anche dell’Ente!». Anche le rateizzazioni dei debiti hanno avuto successo tra i cittadini, con 2.118 pratiche che hanno portato un incasso di quasi 5,7 milioni di euro. Un dato curioso: rispetto alla Tari, al 31 dicembre scorso sono stati accertati 4.022 evasori ma «il 90% dei soggetti sorpresi ad abbandonare rifiuti per strada, identificati e quindi multati, è risultato pagatore del tributo». Sic!

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