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Condofuri sotto choc: sottovalutata la possibilità dello scioglimento

Nonostante le fibrillazioni, si pensava che la maggioranza avrebbe comunque serrato le fila. I “dissidenti” difendono la decisione: «Un atto di coraggio per restituire la parola ai cittadini»

Serviva governabilità, si è invece manifestata una crisi profonda, lacerante, tranchant. Fiaccata da uno stillicidio di dissidi interni, la coalizione “SiAmo Condofuri” è implosa, finendo con l’essere travolta dalla raffica di dimissioni presentate lo scorso martedì.
Sette consiglieri, quattro di minoranza e tre di maggioranza, hanno scelto di staccare la spina all’esperienza amministrativa guidata dal sindaco Pippo Paino. Il “de profundis” è stato consequenziale per il Consiglio comunale, con attivazione della procedura di scioglimento e di invio del commissario ordinario da parte della Prefettura.
Per il paese lo choc è stato fortissimo. Anche se oramai da diverse settimane si erano palesate evidenti diversità di vedute, c’era la speranza di un possibile superamento delle stesse. Soprattutto tra le file della maggioranza. Invece tutto è scivolato via senza elementi di novità, almeno fino a ieri l’altro quando è arrivata la notizia delle clamorose dimissioni di massa. A quel punto la crisi è stata servita, con buona pace di quanti vaticinavano il riavvicinamento.
La notizia è stata dirompente, con la maggioranza e il sindaco che hanno preferito semplicemente prendere atto, masticando amaro. Nessuna reazione. Nessuna dichiarazione.
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