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La ministra Calderone a Reggio: "Occupazione in crescita, bene la Calabria"

'Tra le regioni del sud quella con le migliori performance'

«Da ottobre del 2022 a oggi abbiamo recuperato due punti e mezzo di disoccupazione. Ma soprattutto, e mi piace sottolinearlo, i giovani e le donne sono oggi molto più attivi e molto più presenti nel mondo del lavoro. Un dato nazionale che è collegato alla Calabria che, tra le regioni del Sud, è sicuramente quella che ha le performance migliori». Lo ha detto la ministra al Lavoro Marina Calderone, oggi a Reggio Calabria.

«Cresce l’occupazione in Calabria in dato generale - ha aggiunto - cresce l’occupazione giovanile e l’occupazione delle donne ancora di più di quella dei giovani. Mi pare di poter dire che la fine della stagione dei sussidi abbia portato una giusta attenzione e una caratterizzazione sul lavoro che è poi l'elemento importante perché poi costruisce certamente anche il benessere e il progresso dei territori».

Salario passa da valorizzazione contrattazione

«Certamente accettiamo la delega sul salario minimo e nei profili di delega costruiremo quello che è il percorso di attuazione che deve passare dalla valorizzazione del nostro sistema di contrattazione collettiva nazionale. L’Italia è il Paese che ha la struttura di relazioni industriali più solida e più efficace d’Europa ed è una tradizione molto antica. Nell’ambito di questo la nostra attenzione è al lavoro a tutto tondo, quindi anche alla componente del salario. Il nostro obiettivo è sostenere anche economicamente i rinnovi contrattuali e che possano risolversi in tempi brevi». Così la ministra del lavoro Marina Calderone.

«Ecco - ha aggiunto la ministra, oggi a Reggio Calabria per una iniziativa di Fratelli d’Italia in vista delle prossime regionali calabresi - su quello stiamo lavorando. Lavoriamo anche nell’ottica della prossima manovra di bilancio. Certamente il nostro obiettivo è quello di avere lavoro sicuro, lavoro stabile e lavoro che in prospettiva costruisca nuovo lavoro».

AppLi strumento per portare al lavoro giovani Neet

AppLi, il nuovo web coach del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha lo scopo di accompagnare i giovani Neet nella fase di attivazione o riattivazione al lavoro «per noi è un progetto importantissimo che fa parte della nostra campagna e soprattutto della nostra strategia per coinvolgere e portare al lavoro e all’attivazione i giovani Neet». Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone, oggi a Reggio Calabria per una iniziativa elettorale di Fdi in vista delle regionali in Calabria, parlando con i giornalisti.

«E' una misura importante - ha aggiunto - in un momento in cui il mondo del lavoro ci sta dando sicuramente delle soddisfazioni perché oggi abbiamo il tasso di occupati più alto di sempre, abbiamo la percentuale di disoccupazione più bassa».

«I ragazzi tra i 18 e i 35 anni di età - ha detto Calderone - che vogliono sperimentare un assistente virtuale che ha a bordo l'intelligenza artificiale, che colloquia con loro e che li mette nelle condizioni di comprendere i loro talenti, le loro aspirazioni, quale percorso di formazione e soprattutto quali opportunità di lavoro ci sono, possono sperimentare Appli con un click che è quello al sito del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. E poi saranno accompagnati in un mondo che parla certamente di intelligenza artificiale generativa, ma parla di un’intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, che in questo caso serve ai giovani veramente per fare la differenza».

Dal governo un miliardo per l'autoimpiego

«Dal 15 di ottobre sarà operativa la piattaforma che il ministero del Lavoro gestisce insieme a Invitalia per la promozione dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità. Il governo mette a disposizione un miliardo di euro su questo percorso, per costruire nuova impresa giovanile, nuovi studi professionali, nuove società tra professionisti, per dare ai giovani che vogliono mettersi in gioco anche sul fronte del lavoro autonomo, l’opportunità di farlo anche creando delle startup innovative che noi accompagneremo anche con dei supporti formativi e di tutoraggio che siano ad hoc». A dirlo la ministra al Lavoro, Marina Calderone.

«Noi sappiamo - ha aggiunto - che finora le startup hanno avuto un indice di mortalità molto alto dopo pochi anni. Per questo noi non solo facciamo tutoraggio nella fase di predisposizione anche del progetto di impresa, ma accompagniamo le giovani imprese e i giovani imprenditori anche nei primi tre anni di percorso». «La crescita del Paese - ha detto la ministra - si spalma su tutti i settori, perché quando a livello nazionale e a livello territoriale cresce il lavoro a tempo indeterminato vuol dire che è cresciuta la fiducia degli imprenditori e che si sta veramente pensando a fare occupazione e fare lavoro. Cedo fare lavoro e formazione sana, perché per noi questo è l’elemento importante».

«Su questo - ha aggiunto - abbiamo costruito anche la nostra piattaforma tecnologica che mette in rete tutti gli enti di formazione, che ci consente anche di capire dove dobbiamo lavorare per migliorare anche la nostra capacità di formare le persone sulla base di quelle che sono le richieste che oggi ci vengono dal mondo del lavoro e dal mondo dell’impresa. Però non è solo lavoro subordinato e da ottobre sarà operativa la piattaforma che il ministero del Lavoro gestisce insieme a Invitalia».

Risposte a calo demografico di medio lungo periodo

«Il tema della demografia non è solo calabrese ma nazionale. In Italia si vive bene, si vive a lungo, ma in questo momento non nascono tanti bambini da poterci darci un saldo demografico positivo. Questo per noi deve essere anche uno sprone per costruire delle politiche demografiche che possano dare delle risposte che però non possono che essere di medio lungo periodo». Lo ha detto la ministra al Lavoro Marina Calderone, oggi a Reggio Calabria per una iniziativa elettorale di Fdi in vista delle regionali in programma in Calabria il 5 e 6 ottobre.

«Oggi - ha aggiunto - possiamo investire su quelli che saranno i lavoratori fra 30-40 anni ma invece abbiamo sicuramente da portare al lavoro i giovani che in questo momento non stanno lavorando e non si stanno formando e da costruire anche dei percorsi di permanenza nel mondo del lavoro anche per le persone che hanno più di 35 anni e che hanno una vita lavorativa e una carriera davanti».

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