Gli operatori dello sportello istituito dalla società «Ponte sullo Stretto» nel Comune di Villa San Giovanni «non sono in grado di fornire chiarimenti e informazioni in merito agli espropri di abitazioni e di terreni da attuare in merito alla realizzazione del manufatto stabile sullo Stretto di Messina, rivolgendo a tutti un generico consiglio a presentare osservazioni». A sostenerlo, in una nota, è il responsabile provinciale di Reggio Calabria del Codacons, l’avvocato Antonia Condemi.
«Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - aggiunge Condemi - ha l’obbligo morale e istituzionale di intervenire con estrema celerità e determinazione per imporre chiarezza e un minimo di serietà sulla vicenda legata al Ponte sullo Stretto che, dopo avere reso ridicola la società Stretto di Messina, rischia di trascinare con sé la credibilità dell’intero Governo. Sarebbe interessante, tra l’altro, a questo punto, che qualcuno spiegasse su cosa possano essere presentate le osservazioni, senza nemmeno sapere cosa dovrà realizzarsi attorno e sopra le singole proprietà, col risultato che si sta vanificando la stessa procedura frettolosamente messa in campo dalla Stretto di Messina spa. La Repubblica riconosce e tutela la proprietà privata, con l’unica limitazione dell’interesse pubblico. É arrivato il tempo in cui il massimo esponente del Governo deve assumersi la responsabilità di parlare con chiarezza e difendere gli italiani stanchi dei soprusi e delle violazioni poste in essere da una società privata di proprietà dello Stato Italiano».
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