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Ponte sullo Stretto di Messina, parte la Conferenza dei servizi

Oggi al Ministero i sindaci di Villa San Giovanni e Messina, in collegamento quelli di Campo Calabro e della Città Metropolitana. Le osservazioni del primo cittadino campese sulla Via: sotto la lente urbanizzazione e servizi

Al via oggi, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Conferenza dei servizi istruttoria, passaggio significativo nell’iter burocratico riguardante i lavori per il Ponte sullo Stretto. Step che si accompagna all’omonima procedura inerente però la Valutazione di Impatto Ambientale, per la quale i soggetti interessati hanno già inviato, nei termini fissati, le proprie osservazioni.
Al tavolo amministrazioni statali, Regioni, enti locali, enti gestori: insomma, un lungo elenco in base alla convocazione pervenuta. Sul fronte meramente istituzionale, questa mattina al Ministero, per la città di Villa, ci sarà il sindaco Giusy Caminiti, a Roma con il responsabile dell’Ufficio tecnico Salvatore Foti e il presidente del civico consesso Caterina Trecroci. Da remoto seguiranno i lavori il presidente della Commissione Territorio, Pietro Idone, insieme ai tre capigruppo consiliari Marco Santoro, Filippo Lucisano e Enzo Calabrò.
Presenti anche il sindaco di Messina, Federico Basile, e in modalità di collegamento online il sindaco della Città Metropolitana di Reggio, Giuseppe Falcomatà (impegnato in contemporanea nella seduta del Consiglio metropolitano), con gli uffici Pianificazione, Mobilità e Trasporti dell’ente, così come il primo cittadino di Campo Calabro, Sandro Repaci, affiancato dal responsabile dell’Ufficio tecnico.
Comune, quello di Campo, che per la Via/Vas ha inoltrato venerdì le sue osservazioni – spiega Repaci – «sui principali nodi critici e già preannunciate nella riunione del Comitato di consulenza strategica». Insomma, si è dato il via – dice ancora il primo cittadino campese – a «una serie di riflessioni, da me più volte evidenziate nelle diverse sedi d’interlocuzione, sull’impatto delle opere. Continueremo, in Conferenza dei servizi, a vigilare sulla tutela del territorio».
Osservazioni sviluppate soprattutto sulla questione, per gli enti locali del territorio, di «dover affrontare una richiesta di servizi primari e secondari non pianificati né previsti in fase di redazione del Piano Strutturale Comunale» che era stato approvato nel 2022.

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