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Ponte, i Comuni dello Stretto al Mit: «La conferenza dei servizi va sospesa»

Villa San Giovanni rinnova la richiesta di stop con Reggio e Messina: «Il progetto sarà diverso». Finisce nel mirino pure il dl Infrastrutture che autorizza le “fasi costruttive”. «Cambia le procedure». Ma il Parlamento tira dritto: pregiudiziali bocciate

The model of the bridge project over the Strait of Messina showed by Italian Minister of Infrastructure and Transport, Matteo Salvini, during the RAI tv program "Cinque minuti" (Five Minutes), hosted by Bruno Vespa, in Rome, Italy, 22 March 2023.ANSA/ANGELO CARCONI

Sospendere la conferenza dei servizi sul progetto del Ponte sullo Stretto: i Comuni di Reggio, Villa San Giovanni e Messina, insieme alle due Città Metropolitane, l’hanno già chiesto settimane fa. Ma ora arriva il rilancio, all’indomani della scadenza dei termini per le osservazioni. «Ci chiedono di esprimerci su un progetto che sarà certamente diverso all’esito della procedura di aggiornamento in corso da parte della “Stretto di Messina”», spiega la sindaca di Villa Giusy Caminiti. Che aggiunge: «Una sospensione mi pare obbligatoria...».
Il “congelamento” della procedura viene chiesto formalmente dagli amministratori con una serie di lettere al Mit tutte dello stesso tenore, l’ultima delle quali partita ieri da Villa. «Il progetto definitivo aggiornato dalla “SdM”, oggi all’esame della conferenza dei servizi Mit e sottoposto alla formulazione di osservazioni, valutazioni e pareri da parte degli enti interessati – scrive Caminiti – non assurge da alcun punto di vista (tecnico-progettuale, economico, ambientale, paesaggistico) al livello di progettazione definitiva e risulta mancante di studi di dettaglio e di un progetto di cantierizzazione che possano permettere agli enti locali interessati valutazioni esaustive e complete. Tutte le osservazioni, valutazioni e pareri presuppongono la conoscenza degli studi e delle risultanze che saranno prodotte dalla “SdM” il prossimo 12 settembre, atteso che avranno incidenza diretta sul progetto e, conseguentemente, sulle valutazioni che le stesse amministrazioni saranno deputate ad effettuare». E poi c’è quello che viene definito «un fatto nuovo», cioè l’approvazione del dl Infratsrutture che autorizza il Mit ad approvare il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto “anche per fasi costruttive”.

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