
«È una questione che non riguarda solo la Piana ma l’Italia e in particolare l’intero Mezzogiorno». Il peso dell’argomento “Porto di Gioia Tauro”, l’ha dato subito Aurelio Misiti, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, sollecitato da Michele Carlino che ha moderato il dibattito conclusivo della Festa provinciale dell’Unità. Un’opera, il Porto, che ha tra gli aspetti principali la gestione e la necessità «di dovere investire dentro e fuori la struttura» come ha sottolineato Francesco Russo, docente di ingegneria dei trasporti alla Mediterranea, già assessore regionale dell’esecutivo Oliverio, nell’evidenziare che la pianificazione della struttura risale agli anni immediatamente successivi al 2015 per una programmazione allora finanziata non dal Governo ma dalla Regione Calabria «unica Regione a finanziare un’opera nazionale».
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