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Locri, una vita più “armoniosa” con i colori d’ogni stagione e... il tocco di Giorgia

L’armocromia, un mix di creatività e scienza. Influenze dall’immagine all’arredamento

«Tutti noi siamo colore e siamo suddivisi in quattro tipologie cromatiche legate alle stagioni riferite ai nostri colori personali, con l’inverno a significare i colori freddi e intensi, la primavera caldi, l’estate colori freddi e polverosi, l’autunno con colori caldi ma soft e scuri che - correttamente applicati - vanno ad esaltare l’estetica. L’armocromia è mix di arte e scienza e i colori prendono spunto dalla natura armonicamente perfetta». Inizia così la spiegazione di Giorgia Giovinazzo su cos’è l’armocromia, detta anche analisi del colore, un metodo che serve per scegliere le “palette” più adatte per il guardaroba e il make-up, in base alle caratteristiche cromatiche personali, come il colore degli occhi, dei capelli e della carnagione.
Il percorso di Giorgia è molto simile a quello di tanti giovani di Locri: il Liceo Classico in città e poi l’Università, in Economia, a Messina. Ma la moda e i colori sono sempre stati il suo pallino: «Ho sempre avuto un debole per questo mondo, terminati gli studi ho iniziato a lavorare nella sartoria di famiglia, pur non sapendo cucire. Mi occupavo di fare consulenza sui tessuti e con i clienti in generale».

Il lockdown

Il lockdown segna un passaggio fondamentale per diventare armocromista: «L’armocromia l’ho scoperta circa quattro anni fa, navigando sui social mi sono imbattuta in questa disciplina e devo ammettere che sulle prime non ne ero rimasta molto colpita, ci sono molte regole e spesso moda e regole fanno scintille, ma leggere ed approfondire è stato fondamentale perché i colori sono ovunque e vanno conosciuti a fondo. Il colore non è soltanto un qualcosa che vediamo, ma è un modo di comunicare con risvolti anche psicologici, basti pensare al “verde speranza”, al rosso che dà energia e via discorrendo. La costrizione provocata dalla pandemia mi ha convinta a intraprendere dei percorsi formativi, eseguiti anche online, con dei professionisti d’immagine operanti a Milano; il primo obiettivo che ho perseguito è stato quello di innestare l’armocromia nell’attività di sartoria, ma in generale le consulenze oltre che sull’immagine della persona possono allargarsi in altri ambiti, come l’arredamento ad esempio». Uno sguardo con Giorgia viene proiettato sulla potenzialità di questa figura: «Spesso talune discipline o alcune novità, alle nostre latitudini, arrivano in ritardo rispetto che altrove, in linea generale la tecnologia aiuta a compensare questo gap. L’armocromia inizia a farsi strada anche in Calabria dove il mercato lascia tanto spazio, ciò che è fondamentale è la comunicazione; personalmente opero tantissimo sui social soprattutto nel tenere rubriche dove, a tutto tondo, parlo del mondo dei colori».

Un futuro da colorare

Non poteva dunque mancare, prima dei saluti, un consiglio su come colorare il futuro: «Direi il viola in ogni sua sfumatura, siamo davanti a un colore misterioso, stimolante e che fa evadere dalla realtà, direi proprio che è un colore creativo e per uscire dal buio di questi tempi credo possa essere l’ideale».

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