Mai come quest’anno l’arrivo della luce della Pace in città si carica di significati e attese drammatiche. La fiammella partita dalla grotta di Betlemme e poi riverberata in Austria per iniziativa degli scout di quella nazione diventa un auspicio di speranza a cui milioni di persone guardano con angoscia silenziosa visti i drammatici accadimenti vicini e lontani.
A Reggio i gruppi e le comunità scout dell’Agesci, dell’Fse, del Masci e dell’Asci si sono fatti “staffette di luce” dall’arrivo alla stazione di Villa San Giovanni alle diverse parrocchie e realtà di fede e necessità presenti sul territorio.
La Chiesa di Gesù e Maria è tornata ad essere - per il 21esimo anno consecutivo grazie all’intuizione iniziale e all’impegno costante della comunità Masci Rc1 - il primo tabernacolo della luce. Poco distante dalla chiesetta del centro la Cattedrale dove per la prima volta è stato allestito uno speciale altare che riproduce la grotta della natività in Terra Santa. Qui i pellegrini e i fedeli si avvicinano per pregare e attingere alla luce mentre si moltiplicano le iniziative di diffusione ad opera di gruppi di volontari a partire dal Masci.
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