Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Reggio, c’è speranza dietro le sbarre di Arghillà con “Alba Phoenix” la magia delle feste

Commedia in vernacolo messa in scena per i detenuti dell’istituto penitenziario “Panzera”

Nella magia del Natale non ci sono solo tavole imbandite e colorate, ma anche fiaccole di speranza che si accendono e che, soprattutto, si vorrebbe non si spegnessero mai. È anche questo il messaggio di vicinanza degli attori dell’associazione teatrale “Alba Phoenix”, protagonisti della commedia brillante “A vuci ’ra cuscienza”, scritta da Enzo Aiello e che già aveva contribuito alla raccolta fondi a favore dell’associazione “Abakhi”. Uno spirito per cui – come narra la canzone di una nota serie televisiva – si può davvero dire: “Non ti preoccupare ragazzo, ci sta il mare fuori… da dietro le sbarre e sotto il cielo ci sta il mare fuori”. La commedia ha avuto quale pubblico di eccezione i detenuti dell’istituto penitenziario “G. Panzera”, plesso di Arghillà, grazie alla collaborazione con l’associazione “Bene Sociale” presieduta da Bruna Siviglia con cui si è realizzato un altro momento di condivisione e sensibilizzazione: testimonianza di come l’associazionismo possa costruire circuiti virtuosi e solidali. «Lasciate i telefonini negli armadietti»: ecco la frase pronunciata all’ingresso; il momento in cui quel mondo fino ad ora visto come parallelo, si è unito sulla strada degli artisti; tutti in un unico abbraccio, riscaldati dal messaggio di amore di fratellanza dell’arcivescovo Fortunato Morrone. Ed ecco, percorsi alcuni corridoi, ritrovarsi tutti nel salone allestito per l’occasione; i protagonisti accolti da un calore inatteso e i detenuti, che, con gioia, aiutano ad allestire la scena, raccontando di loro, tra una risata e l’altra.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia