«Aiutare i fragili e i deboli è nel nostro Dna. I figli sono la continuazione di una coppia. Io e mia moglie Francesca non ne abbiamo potuti avere. La Fondazione è per noi come il figlio che non abbiamo avuto». Così Santo Versace, che assieme alla moglie, la reggina Francesca De Stefano, ha costituito la Fondazione Santo Versace, di cui è presidente. L’ente, nato il 14 marzo 2022, ha come obiettivo quello di stare accanto ai più fragili, impegnandosi a sostenere enti non profit che hanno progetti destinati a chi vive in condizioni di disuguaglianza sociale, povertà e fragilità, favorendo l’inclusione sociale attraverso una formazione di qualità.
La fondazione nasce dalla volontà dei suoi fondatori, Santo Versace e la moglie, di aiutare le persone bisognose. «Aiutare chi si trova in difficoltà per noi è sempre stato molto naturale grazie a quanto ci è stato trasmesso dalle nostre famiglie – dice Santo Versace – . I nostri genitori hanno insegnato a entrambi che quando si ha più del necessario è giusto e doveroso essere generosi verso chi invece ha bisogno addirittura del necessario. La Fondazione è nata proprio con questo scopo: sostenere i più fragili. Rappresenta per noi un progetto di vita, nato dal nostro amore e dal desiderio di lasciare qualcosa per il futuro».
Santo Versace dal 2007 al 2018 è stato fondatore e presidente della Fondazione Operation Smile Italia; sua moglie Francesca, oltre ad essere stata socia fondatrice della Fondazione, ne è stata consigliere di amministrazione dal 2007 al 2012. «La Fondazione – anticipa Santo Versace – sta valutando alcuni progetti per il futuro. Inoltre sosteniamo già alcune associazioni dall’alto valore sociale. Noi ci impegniamo affinché queste realtà si uniscano in modo da costruire una rete virtuosa di rapporti e di aiuti in grado di massimizzare l’apporto di ciascuno».
Le spese sono interamente sostenute dai Versace. Dunque ogni euro a disposizione dell’ente, che derivi da una raccolta fondi o da una donazione, sarà interamente devoluto ai progetti sostenuti attraverso l’erogazione diretta di fondi, beni o servizi. «È una fondazione – aggiunge Versace – che donerà più di quello che raccoglie. La pandemia, purtroppo, ha creato molte situazioni di difficoltà e disuguaglianza sociale. Pensavamo che tutto fosse ormai alle nostre spalle, ma abbiamo dovuto fare i conti con gli effetti della guerra in Ucraina e con il conseguente rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità e dell’energia».
Un altro importante obiettivo dell’ente è quello di sostenere le donne. «Io e mia moglie – ricorda Santo – abbiamo avuto l’esempio di tre grandi donne in casa. Mia madre ha sempre lavorato ed era molto autonoma. La nonna di Francesca, classe 1905, si è laureata ed ha insegnato tutta la vita. Anche la madre di mia moglie era un’insegnante e una volta andata in pensione ha aperto un laboratorio artigianale di cioccolato. Loro hanno dimostrato di essere capaci di coniugare la vocazione di madri e quella di donne-imprenditrici».
Tra i primi beneficiari sul territorio nazionale dell’attività della Fondazione ci sono il progetto Cittadella Cielo di Frosinone della Comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante, e la parrocchia San Nicolò di Fabriano (AN), gestita da don Aldo Buonaiuto. Dal prossimo gennaio la Fondazione sarà impegnata anche nel sostegno di un nuovo progetto di Made in Carcere, creando dei laboratori di produzione di abbigliamento dentro i penitenziari. Intanto Santo Versace proseguirà nel tour di presentazione del suo libro autobiografico dedicato a Gianni, «Fratelli».
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