La sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro quale patrimonio di un’intera comunità strettamente legati all’uomo e alla sua salvaguardia. Il gruppo dei giovani industriali della nostra città, guidati da Salvo Presentino, insieme agli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Consulenti del Lavoro, disegna un percorso di riflessione sulla strada che, nei nostri cuori, dovrebbe portare all’obiettivo “zero morti” sul lavoro. E quanto la questione sia viva, lo dimostra il numeroso pubblico che si ritrova nel salone di Confindustria Reggio.
«Più che di sicurezza, parlerei di messa “in sicurezza”; aspetto centrale nella vita di tutti i giorni e per ognuno di noi», apre così Giuseppe Febert, vicepresidente di Confindustria Reggio, il convegno “Salute e sicurezza” moderato da Nicola Cuzzocrea, delegato alla formazione dei giovani imprenditori. Da qui, un dialogo interistituzionale sui temi della formazione e di crescita del territorio con i contributi iniziali del presidente dell’Ordine degli Ingegneri Francesco Foti; di Ilario Tassone, presidente dell’Ordine degli Architetti; di Paola Tripodi dell’Ordine dei Consulenti del lavoro; di Caterina Brianti, alla guida dei giovani consulenti del lavoro che sottolinea «come la sicurezza sul lavoro sia il secondo diritto più importante percepito dagli studenti».
«Nel 2022, registriamo un aumento del circa il 25% del questo fenomeno; 700 mila sono stati i casi di infortuni e ognuno di essi, con il suo portato umano e sociale, rappresenta una tragedia collettiva». È il quadro d’insieme offerto dal presidente Salvo Presentino per il quale «la sicurezza sul lavoro significa fiducia ed è quel valore assoluto da proteggere non solo con l’osservanza delle norme ma anche con un impegno quotidiano; una questione di cuore e di rispetto della vita umana».
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