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Università Reggio, alto gradimento per la “Mediterranea”

Due nuovi corsi, aggiornamento degli ordinamenti didattici, miglioramento dei servizi e possibilità post laurea. Il rettore Zimbalatti: in quest’anno accademico registrato un +3,7% d’immatricolazioni

Marzullo, Zimbalatti, Vitetta e De Giglio

«Uniti per garantire il migliore futuro possibile ai nostri giovani». Così, il rettore Giuseppe Zimbalatti lega quest'importante obiettivo allo spirito di squadra dell’Università “Mediterranea”. È l’incipit della conferenza stampa di presentazione dell’offerta formativa per l’anno accademico 2023-24; attraverso i successivi contributi del prorettore delegato per la didattica Antonino Vitetta; di Rossella Marzullo, prorettrice delegata per l’Orientamento e del presidente del Consiglio degli studenti, Girolamo De Giglio, il percorso all'Aula Quistelli si snoda tra le novità di due nuovi corsi, aggiornamento degli ordinamenti didattici, frutto di un proficuo dialogo con il territorio, miglioramento dei servizi e possibilità post laurea.
La “Mediterranea” gode di buona salute e di appeal. Lo dicono i dati rilanciati dal rettore: «In quest’anno accademico abbiamo registrato un incremento delle immatricolazioni del 3,7%; ancora, oltre il 93% dei nostri studenti si ritiene soddisfatto dell’offerta e il 92% del rapporto con i docenti; il tasso di occupazione supera il 60% dopo il primo anno di uscita universitaria e l’80% dopo 5 anni».
«Abbiamo deciso di lasciare invariata la contribuzione studentesca, la nostra proiezione resta sempre rivolta alle esigenze del territorio e ai valori sociali, per i quali – spiega Zimbalatti –, sono previsti l'esonero dalle tasse per le vittime di mafia e della criminalità organizzata e per i detenuti; facilitazioni per studenti lavoratori e borse di studio per studenti con posizioni meno abbienti».

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