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Il rapporto dell’Istat su Reggio Calabria, servizi educativi ancora carenti e giovani con poche competenze

Il territorio della città metropolitana di Reggio Calabria è ancora in netto ritardo rispetto agli altri omologhi enti d’Italia sul fronte dei servizi educativi resi ai più giovani. Un’indagine dell’Istat rivela che rispetto ad altre città i servizi educativi per i giovani sono ancora troppo limitati: «In Italia, nell’anno educativo 2022/2023, si contano 14mila servizi educativi attivi per la prima infanzia (nidi, sezioni primavera e servizi integrativi per la prima infanzia) offerti dai Comuni, singoli o in associazione e da altri enti pubblici e privati. Nello stesso anno, nelle città metropolitane i servizi per la prima infanzia sono 4mila e 800, circa un terzo di quelli offerti a livello nazionale, di cui il 67,7% a titolarità privata. Nel complesso dei territori metropolitani il 61,6% dei comuni ha almeno un servizio per la prima infanzia, contro il 52% del totale dei comuni italiani. L’obiettivo di copertura del 75% dei comuni, stabilito a livello nazionale dal Decreto legislativo 65/2017 è raggiunto tuttavia soltanto dalla metà delle città metropolitane, con valori superiori al 90% a Firenze, Milano, Bologna e Bari. Nella città metropolitana di Reggio Calabria invece i comuni con almeno un servizio sono poco più di un terzo, a Palermo non superano il 40%».

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