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La Reggina è destinata
a lottare e soffrire

Ci sono differenze tecniche fra questa Reggina e chi naviga nello posizioni importanti della classifica. Certi valori o meglio la differenza di valori si vede ad occhio nudo. La Reggina si sforza d’averli ma mon li ha. Ci sono differenze sostanziali, e lo stesso Empoli lo dimostra, fra certi giocatori e altri. Quelli che come si dice in gergo, fanno la differenza. E allora bisogna fare di necessità virtù. Con molto realismo la squadra sembra proprio attanagliata dai suoi limiti. Diciamo che con le pari grado la Reggina può farcela. Con le altre no. Il girone d’andata conferma il nostro assunto. Poche le eccezioni. Per il resto appare chiaro che la squadra non è in grado di competere con le rivali che contano. Ci si deve dunque accontentare nella speranza che il mercato di riparazione possa dare a Dionigi qualche contributo tecnico importante. Per il momento bisogna solo constatare che il bilancio del girone d’andata non è esaltante. Nove sconfitte complessive, cinque delle quali al Granillo, non sono perle da mettere in mostra. Dunque, bisogna assolutamente cambiare registro. Lo si può fare con tanti di questi giocatori in organico e lo si può fare con qualche innesto di un certo peso. Bisogna anche dire che mancano 20 gare alla fine e che in punti in palio sono tanti. Non bisogna però trascurare o dimenticarsi degli avversari. La permanenza in B fa gola a tutti per cui sono possibili alcuni recuperi che in questo momento appaiono difficili. L’aritmetica non condanna nessuno. Neanche il Grosseto. Ecco perché è necessario stare sul chi vive badando soprattutto ad essere concreti e a conquistare quanti più punti sarà possibile ottenere.   

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