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Pillon: la Reggina
ha le potenzialità
per salvarsi

 «La Reggina calcio rende noto di avere sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il signor Davide Dionigi. A lui e al suo staff i ringraziamenti del Club per il lavoro svolto e la professionalità dimostrata. Contestualmente, la Reggina rende noto di avere affidato la guida tecnica a Giuseppe Pillon che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2013. Sarà il tecnico veneto, dunque, a guidare gli amaranto fino al termine del campionato». Solamente, alle ore 16,50 di ieri pomeriggio, sul sito ufficiale della società amaranto, sono state portate a conoscenza le decisioni assunte da Foti e Giacchetta, immediatamente dopo la sconfitta casalinga rimediata contro il Cesena. Lo stesso tecnico veneto aveva avuto modo di confermare ad un collega che l’aveva contattato al cellulare nella tarda serata di venerdì, che aveva già dato il proprio assenso al presidente. Bepi Pillon e i suoi collaboratori che sono Oscar Piergallini e Albino Pillon hanno, ieri, diretto la prima seduta di allenamento e, tra l’altro, hanno avuto modo di fare la conoscenza dell’intero organico che, nel frattempo, era giunto nella capitale. In effetti, per Pillon si tratta di un ritorno sulla panchina della Reggina, visto che l’aveva guidata per la prima volta nella massima serie e, precisamente, il 21 dicembre del 2008, allorquando era subentrato a Nevio Orlandi, nella gara che gli amaranto avevano pareggiato a Cagliari (1-1), grazie ad un calcio di rigore trasformato da Brienza, dopo l’iniziale vantaggio che gli isolani avevano raggiunto con Acquafresca. Ma dopo le tre sconfitte consecutive rimediate al “Granillo” a Pillon venne dato il benservito da parte della società dello Stretto e si registrò un ulteriore incarico ad Orlandi che aveva allenato nella prime, sedici giornate. Il neo responsabile della panchina amaranto, attraverso il sito  ufficiale di “reggionelpallone.it”, ha avuto modo di confermare che, si era già recato allo stadio Picchi per seguire la Reggina in occasione della gara pareggiata contro la locale formazione di mister Nicola. «Ho visto all’opera questa squadra nella trasferta di Livorno ed ha tutte le potenzialità per raggiungere la salvezza. Ringrazio il presidente Foti per essersi ricordato di me, segno che nonostante il breve periodo trascorso a Reggio Calabria, il mio lavoro è stato buono. Mi aspetto molto da calciatori come Di Michele e Colucci, così come da giocatori che già ho allenato nella precedente esperienza». Con l’avvento di Pillon, la Reggina dovrebbe optare per il modulo 4-4-2, pur se, con tutta probabilità, potrebbero essere le caratteristiche dei giocatori attualmente in organico a far meglio comprendere come disporre la squadra in campo. Ma, al di là dei moduli da attuare, è necessario che la Reggina si sappia esprimere con maggiore serenità e con meno timore e che, soprattutto, venga fuori la personalità dei giocatori di maggiore esperienza che Foti ha inteso riportare in amaranto con il mercato di gennaio . Dopo 31 gare di campionato e 5 di Coppa Italia sono stati Davide Dionigi ed i suoi collaboratori a dovere pagare con l’esonero una situazione di classifica che è divenuta preoccupante per l’incapaci - tà fatta denotare dalla squadra di incamerare i tre punti e di doversi accontentare di tanti pareggi che non hanno, certamente, aiutato a risalire la china. Da martedì prossimo ad Ascoli e fino al 18 maggio, alla Reggina restano da disputare altre 11 partite e non ci sarà più tempo per invocare alibi di comodo, poiché ognuna delle future sfide va interpretata come se si trattasse di autentiche finali-spareggio. Poco importa chi sarà l’avversaria che ci sarà di fronte né tantomeno sarà il caso di predisporre tabelle. Solo una rapida sterzata può evitare che la Reggina finisca, malauguratamente, nel baratro.

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