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Il futuro della Reggina è ancora in bilico, i Praticò potrebbero restare al timone

Mimmo Praticò

Domani, alle 23.59, si saprà se ci saranno state una o più manifestazioni d’interesse per rilevare le quote della “P&P” e di conseguenza si saprà di più sul guturo della Reggina. La famiglia Praticò detiene l’86,6% delle azioni, il cui valore nominale è di 86.600 euro rispetto ad un capitale sociale che è stato elevato a 100 mila euro dalla recente assemblea.

Mimmo Praticò, presidente dimissionario, sarebbe disposto a fare un passo indietro: non avrebbe, infatti, più le risorse necessarie per la gestione del club di via “Petrara”. Il futuro degli amaranto resta nebuloso ma se nessun gruppo si dovesse presentare, ipotesi non da scartare, i Praticò continueranno a guidare l’Urbs Reggina 1914.

Andranno avanti con difficoltà, ma il percorso iniziato nell’estate del 2015 dovrebbe proseguire: «Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità», avrebbe confidato a qualche amico il massimo dirigente. Il numero uno amaranto vorrebbe evitare di consegnare, a fine stagione, la squadra al sindaco Falcomatà, che tradotto significherebbe portarla al fallimento.

Non è da escludere che alcuni degli attuali soci possano farsi avanti inviando alla “P&P” una proposta di acquisto. Nelle scorse ore, a tal proposito, si sono susseguite diverse riunioni in città. Qualcosa potrebbe anche bollire in pentola. Completamente da scartare l’ipotesi di dare vita a un altro sodalizio con il nome Reggina. Non sarebbe una scelta logica quella di far nascere una seconda squadra che verrebbe completamente bocciata dalla tifoseria.

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