Il direttore sportivo Massimo Taibi ha già ricevuto l’input dalla proprietà in pectore dell’Urbs Reggina 1914 – le firme previste per i primi giorni della settimana entrante a Roma – di mettere in atto un congruo e fattivo mercato invernale.
Più che di riparazione sarà volto a un robusto potenziamento dell’organico in chiave playoff e per “ammortizzare” le annunciate penalizzazioni in classifica. «Ci sono zone del campo da rinforzare», dice Taibi. E aggiunge: «L’avremmo fatto a prescindere, per cui magari, adesso, punteremo a un po’ più di qualità. Tre-quattro ruoli da potenziare, insomma». Dato l’infortunio di Maritato a nostro avviso andrai su un buon centravanti… Si è fatto il nome di Calaiò. Come stanno le cose?
«Adesso è chiaro che cominciano, come sono già cominciate, le bombe. Io però voglio stare, come sempre, con i piedi per terra. La prossima proprietà è in condizioni di acquisire non solo Calaiò, ma anche di più, se volesse. In questo momento dobbiamo guardare alla realtà dei fatti. Siamo a gennaio, ancora dev’essere ufficializzato il closing, quando ci sarà. Certi nomi di calciatori oggi lasciano il tempo che trovano. Tenteremo sicuramente di potenziare la Reggina con giocatori che ci diano una mano. Usciranno ancora tanti nomi. Quanto a me non sono abituato ad illudere la piazza».
Taibi non conferma di avere contattato Calaiò: «Non c’è possibilità. Vuole andare in B vicino Napoli”. Capitolo chiuso, dunque. La rosa va sfoltita? «Siamo in 27 vorrei ridurla a 23-24 elementi».
Taibi ha ricevuto un’ottima impressione da Luca Gallo e Vincenzo Iiriti suo uomo di fiducia e candidato a diventare direttore generale della Reggina. «Sono personaggi che sanno bene quel che vogliono. Il futuro presidente è una persona di successo. Sa tutto di noi, di Reggio. Mi è parso serio, umile, entusiasta».
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