Reggina alla ricerca di una vittoria liberatrice. Vittoria che le manca da tre giornate e che diventa indispensabile dopo il pareggio interno col Rende. Giocare domani pomeriggio a Pagani significa avere la possibilità di aggiungere alla classifica altri tre punti. Il divario è netto e la graduatoria dei meriti ne dà atto. Ultima e “derelitta” questa squadra il cui accesso ai playout è diventato impossibile o quasi- Esistono i miracoli ma questo ci sembra addirittura fuori da ogni logica. Una sola vittoria, 8 pareggi e 18 sconfitte: questo il curriculum dei campani. Si aggiunga ancora che di gol la Paganse ne ha messi a segno 27 ma ne ha subiti 62: agghiacciante come ama dire un famoso allenatore. E allora, stando così le cose, si direbbe che per la Reggina si tratterebbe soltanto di una trasferta col sapore della scampagnata? Assolutamente no: il calcio, e lo si è visto, regala sorprese in ogni momento. Massimo Taibi dice spesso, e in verità anche Massimo Drago è d’accordo, che questa Reggina è sulla buona strada per raggiungere i playoff e giocarseli. Ma gli amaranto per il momento non danno e non trasmettono certezze. Non riescono a trovare il bandolo della matassa e quando finalmente lo trovano cadono in ineguità fanciullesche. Questi difetti vanno eliminati e nel minor tempo possibile. Gli altri corrono, vanno avanti e anche questa Reggina che ha subito autentici traumi societari deve svegliarsi e capire che oggi è una società nel senso più ampio della parola. E questa società presieduta da Luca Gallo, anche per gli sforzi fatti e che sta facendo, deve avere delle risposte.