Altro giro, altra corsa. Sembra di rivedere la trama del film “Non c’è pace tra gli ulivi”, diretto da Giuseppe De Santis. Pellicola, uscita nel 1950, appartenente alla corrente neorealista che si sviluppò in Italia tra il 1943 e il 1952.
La sceneggiatura ben si attaglia a ciò che sta avvenendo nella Reggina. Luca Gallo, ha perso la pazienza in seguito all’ennesima figuraccia rimediata contro la Sicula Leonzio e ha congedato Massimo Drago (dopo avergli fatto sottoscrivere, a febbraio, un contratto fino al 30 giugno del 2020) richiamando Roberto Cevoli. Due esoneri nel giro di una sessantina di giorni, se non è un record poco di manca.
La società è stata chiara con i giocatori: da qui alla fine di campionato non ammetterà ulteriori passi fasi. Gli alibi sono finiti. Se il problema poteva essere il tecnico crotonese, sono stati accontentati. Nelle restanti tre partite la Reggina dovrà ottenere il massimo dei punti per poter raggiungere l’obiettivo play off, ancora alla portata.
I tifosi, accorsi ancora numerosi al “Granillo” (erano in settemila), hanno “salutato” i calciatori con sonore bordate di fischi. Gallo durante la conferenza post gara è apparso quasi sfiduciato. Importante adesso non fare perdere l’entusiasmo a questo imprenditore che, oltre ai quattrini, ci ha messo il cuore nella Reggina.
C’è la possibilità che a giugno il patron amaranto, lo ha detto tra le righe durante l’incontro con i giornalisti, faccia piazza pulita, a cominciare dall'apparato dirigenziale. Servono figure esperte che abbiano una certa confidenza nel mondo del calcio. Il patron ha già iniziato a confrontarsi con i più stretti collaboratori per pianificare la nuova stagione. Non vuole più commettere certi errori. Tradotto: se non si dovesse raggiungere il traguardo degli spareggi nel finale di questa stagione, la squadra l’anno prossimo dovrà lottare dall’inizio per i primi posti.
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