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Reggina, il sogno passa da Catania

Reggina-Monopoli

Secondo turno di playoff: la Reggina vola a Catania. Domani sera è il “Massimino” giudice unico: dentro o fuori, dunque. Altra soluzione non c’è. I panni del Monopoli questa volta li indossa la squadra di Cevoli. Solo la vittoria può consentire il passaggio del turno agli amaranto. Il pareggio sarebbe solo un risultato fine a se stesso e premierebbe i rossazzurri dell’ex Sottil. Vincere, dunque, per sperare.

Ma sarà possibile tornare a casa con il successo e proseguire? Sulla carta no. Le differenze fra le due squadre ci sono e sono visibili. Il Catania ha nomi di rango: gente brava, tecnicamente forte, forse dal comportamento ondivago ma sicuramente superiore alla norma. Diversa la Reggina che è stata costruita per non retrocedere e poi rifatta nel mercato di gennaio con la velleità di entrare nei playoff e sperare di superarli. Una diversità che se si materializza ha certamente il suo peso. Insomma, vedrebbe il Catania nettamente favorito. Ma nel calcio, e lo si è visto in tante situazioni, le differenze tecniche vengono spesso colmate dall’agonismo, dalla voglia di esserci, dall’ambizione e dall’orgoglio. Armi che la Reggina, una vera Reggina, possiede.

In campionato le due squadre si sono equivalse. Vittoria al novantesimo al “Massimino” del Catania per una grossa ingenuità di Confente; sontuosa rivincita della Reggina al “Granillo” con quel vistoso tre a zero che ha fatto scalpore. Si disse che il Catania non era sceso in campo. In verità fu una grande Reggina. Forte nei contrasti, sicura nelle geometrie e con gol irresistibili. Ecco, quella Reggina potrebbe farcela o almeno fare sperare nel risultato importante. Sarà così? Tutti i tifosi sicuramente presenti (saranno 61), nonostante la gara sarà teletrasmessa da Sportitalia (20,30), sugli spalti del “Massimino” lo sperano e se lo auspicano. L’altra Reggina, quella vista nel primo tempo col Monopoli, invece, non avrebbe scampo.

È la partita della vita e non bisogna tralasciare nulla pur di cercare di vincerla. Il Catania, lo ribadiamo, ha tante cose in più della Reggina, ma la stessa formazione rossazzurra non ha continuità di rendimento: grandi cose a figuracce.

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