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Reggina, il centro sportivo Sant’Agata in concessione per 19 anni

L'accordo è stato siglato con la Città Metropolitana. Il sindaco Giuseppe Falcomatà: "Non è una semplice firma su un contratto, ma un momento fondamentale per la crescita dell’intero territorio". Il presidente Luca Gallo: "Ci saranno ulteriori investimenti"

La Città Metropolitana e la Reggina 1914 hanno sancito un accordo di concessione, a titolo oneroso, del Centro Sportivo Sant’Agata che entrerà nella piena disponibilità della società sportiva per i prossimi diciannove anni. L’intesa è stata celebrata con una cerimonia nella sala “Monsignor Ferro” di Palazzo Corrado Alvaro alla presenza del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e del presidente della squadra amaranto Luca Gallo.

«È un momento molto importante», ha detto il sindaco Falcomatà sottolineando come questo rappresenti «un ulteriore tassello del proficuo percorso di collaborazione, avviato nel tempo, con il club del presidente Luca Gallo. Non è una semplice firma su un contratto, ma un momento fondamentale per la crescita dell’intero territorio. I nostri uffici hanno lavorato a lungo per raggiungere questo risultato e un ringraziamento lo rivolgo al dirigente di settore, Giuseppe Mezzatesta, e al consigliere metropolitano delegato, Carmelo Versace, che ha seguito direttamente tutto iter che ci porta a suggellare un accordo che consentirà alla Reggina, ancora di più, di continuare i propri investimenti in quella parte della città e nell’intera area metropolitana».
«Il Sant’Agata – ha continuato il sindaco - è a tutti gli effetti un gioiellino sul quale, negli ultimi anni, il presidente Gallo ha concentrato molti sforzi per renderlo un punto di riferimento per tutti noi. Ci giocano i ragazzini, lo frequentano le famiglie, ma è bello per potervi respirare l’aria di un’oasi all’interno dei nostri quartieri. Con questa convenzione fissiamo in 19 anni l’orizzonte sul quale la Reggina potrà crescere avendo il tempo necessario per programmare i propri investimenti. Il rapporto che il presidente Gallo ha instaurato con la città è patrimonio collettivo, lo conosciamo e ne siamo orgogliosi. Molte cose, infatti, non si sarebbero fatte se non ci fossero state questa empatia e un amore viscerale con la nostra città. Qualcosa, insomma, che non deve essere data per scontata. Da sindaco, dico che ci sono stati e ci saranno altri impegni economici importanti che potranno far crescere Reggio e generare un indotto economico con ricadute occupazionali non indifferenti. È significativo che questo sia stato fatto da una persona che ha conosciuto la nostra città, ma non vi è nato. Qui, il presidente Gallo, ha trovato la sua dimensione più naturale, differentemente da quanti, pur avendo solide radici reggine, anziché investire nella propria terra preferisce farlo altrove. Noi ci teniamo stretto il presidente Gallo e siamo convinti di portare ulteriori risultati, non solo sportivi, per l’intera città».

Il presidente Luca Gallo ha, quindi, ringraziato, a nome suo e della Reggina, il sindaco Falcomatà per «un’opportunità che ci consentirà di rendere il Centro sportivo Sant’Agata più grande e più bello. Una concessione lunga 19 anni – ha affermato il numero uno amaranto – ci permetterà di lavorare nel migliore modo possibile. Sin da subito, ho compreso l’importanza del Sant’Agata e spero che, con gli anni e puntando molto sul settore giovanile, si possa riuscire ad avere anche dei giocatori in grado di diventare eccellenze future per il club».

«Al di la di questo – ha precisato Gallo - mi auguro che i ragazzi che frequenteranno il Centro sportivo possano farlo interpretando questa esperienza come una vera e propria scuola di vita. Sicuramente, ci saranno ulteriori investimenti e la firma di oggi è solo l’inizio. Tutto questo, però, deve essere foriero di successi sportivi, senza i quali sarà difficile realizzare qualsiasi obiettivo. La speranza è che il Covid consenta alle persone di poter venire a visitare il Sant’Agata perché, chi sente davvero dentro la Reggina, non può non provare piacere nel vedere e riconoscere gli importanti cambiamenti fatti».

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