È la notte di Pordenone-Reggina, quasi un testa-coda che può nascondere molte insidie. I friulani puntano a cancellare i tanti zero di una classifica shock, mentre gli amaranto, forti di un avvio con quattro risultati utili consecutivi cercano il primo acuto in trasferta. Ci avevano già provato a Crotone ma sono stati raggiunti nel secondo tempo da Benali.
Aglietti ha avuto poco tempo per preparare la gara che si disputerà a Lignano Sabbiadoro, affascinante località turistica dell'alto adriatico. Non deve ingannare la posizione in graduatoria degli avversari, alle prese con un avvio di stagione tribolato. Esonerato Paci, è arrivato l'ex Massimo Rastelli che giocò in riva allo stretto nel torneo 2002-2003 con Gigi De Canio in panchina. Per il momento la musica in casa neroverde non è cambiata, anche se è cambiato il livello delle prestazioni. Di questo bisognerà tenere conto ricordando che il Pordenone ha fatto soffrire nell'ultimo turno il Cittadella perdendo di stretta misura. Massima concentrazione dunque per tentare di rendere difficile la serata all'undici di casa. L'eventuale conquista dell'intera in posta proietterebbe gli amaranto nel gruppo di testa.
Annullata la conferenza stampa della vigilia, in segno di lutto per la prematura scomparsa del segretario del club Massimo Bandiera, Aglietti ha chiesto ai suoi ragazzi un pizzico di cattiveria in più in fase conclusiva. In cadetteria non esistono gare dall'esito scontato e lo si è visto anche al “Tardini” con la sorprendente Cremonese di Simone Giacchetta che ha superato il Parma, una delle big del campionato.
Nello scorso campionato la Reggina con il Pordenone ha totalizzato quattro punti. All'andata finì 2-2. Liotti siglò l'uno a zero, ribaltato dai gol di Diaw e Ciurria. Al novantesimo una conclusione di Folorunsho regalò il pari agli amaranto. L'incontro di ritorno, che si disputò al “Granillo”, venne, invece, deciso da una “zampata” dello stesso Folorusho che adesso sarà dall'altra parte della barricata e proverà a fare lo sgambetto agli ex compagni. Non è al cento per cento della condizione ma rimane temibile.
Quella di ieri, come dicevamo, non è stata una vigilia come le altre al Sant'Agata, con dichiarazioni e conferenza pre-partita. La scomparsa shock, a soli 47 anni, di Massimo Bandiera, segretario sportivo del club, ha sconvolto tutti. Si è voluto giustamente lasciare spazio al silenzio e al rispetto. Nel pomeriggio, amici e parenti, hanno dato l'ultimo saluto nella chiesa della Candelora. Il presidente Luca Gallo con un tweet ha voluto ricordare Bandiera con commosse parole.
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