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La crisi della Reggina, Gallo: "Avrei cambiato 29 giocatori"

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È durato lo spazio di una notte il silenzio stampa. Lo ha interrotto Luca Gallo, annunciando a malincuore l'esonero di Aglietti, nel corso della conferenza di presentazione del neo direttore generale Vincenzo Iiriti che si è svolta al Sant'Agata ed alla quale ha partecipato anche il general manager Fabio De Lillo. Il massimo dirigente ha approfittato dell'occasione per ribadire che il club non è in vendita, non avendo ricevuto nessuna proposta di acquisizione del pacchetto azionario. Smentiti, quindi, i "rumors" dei giorni scorsi: «Non ci sarà alcun disimpegno. Resterò al timone della Reggina. Purtroppo ogni singola parola viene strumentalizzata e interpretata in negativo. Ho sentito tante falsità. Ci tengo a rassicurare i tifosi. La nostra è una società sana senza problemi economici e posso assicurare che ho sempre rispettato le scadenze federali. Le chiacchiere e le illazioni non mi appartengono. Le retribuzioni sono state regolarmente pagate, anche perché se non fosse così sarebbero arrivati i punti di penalizzazione. C'è rammarico per come stanno andando le cose sul campo. Stiamo vivendo la stessa crisi di un anno fa, ma, fortunatamente, con molti punti in più classifica. Non è piacevole cambiare spesso guida tecnica, ma non abbiamo potuto fare altrimenti. Alfredo Aglietti è una persona perbene. Non mi sarei mai immaginato di dovermi trovare in una situazione del genere. Se fosse stato possibile avrei sostituito i 29 calciatori che compongono la nostra rosa».

Tradotto, significa che gli alibi sono proprio finiti: «I giocatori devono fare un esame di coscienza prendendosi le loro responsabilità. Quanto accaduto domenica sera è inaccettabile. Subito dopo il 2-0 ho lasciato la mia postazione, tanto era il nervosismo per risultato che stava maturando. È chiaro che si possono addebitare delle colpe anche ad Aglietti, ma non è l'unico responsabile. Può capitare anche a me e allo stesso direttore sportivo Taibi di sbagliare, ma con una piccola differenza: non siamo noi a scendere sul rettangolo verde. I protagonisti sono altri. Ancora nulla è perduto e sono convinto che anche stavolta verremo fuori dal tunnel. Il girone d'andata ancora non si è concluso. Ci andrei piano con i giudizi affrettati». Ha poi spiegato il perché della virata su Toscano: «Lo abbiamo ripreso anche perché conosce l'ambiente. Non può sicuramente che fare bene. Dobbiamo ripartire. Se dovesse essere necessario cercheremo di migliorare l'organico». Gallo ha ringraziato Iiriti per avere accettato di rientrare alla base: «È un gradito di ritorno sia per me che per la famiglia amaranto. Nell'organigramma del club c'era una casella vacante e l'abbiamo colmata. L'avvocato Iiriti metterà la sua esperienza al servizio del club».

«Sono nuovamente a casa - ha dichiarato il direttore generale -. Due anni fa lasciai per motivi personali, ma preferisco non voltarmi indietro. Con il presidente abbiamo sempre avuto un rapporto di stima. Nella primavera del 2019 ci lasciammo da grandi amici. La Reggina è un'azienda. Darò tutto me stesso. Mi fermerò a Reggio. Ho sentito dire che ci sarebbero difficoltà economiche, ma non è assolutamente vero».

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