Chi lavora rischia di sbagliare. È una verità della vita, valida anche nel settore calcistico. Come se non bastasse una trionfante promozione e playoff sfiorati al primo anno in cadetteria: il passato rischia di essere dimenticato facilmente. Ne è consapevole il direttore sportivo Massimo Taibi che, nei momenti negativi della squadra, non si sottrae mai al confronto.
È arrivata la quinta sconfitta consecutive interna, la settima negli ultimi nove incontri.
«Abbiamo affrontato una grande squadra, tra le più forti del campionato, inoltre per venti giorni non ci siamo allenati, credo che i ragazzi abbiano cercato di dare il massimo in una situazione complicata».
Nel valzer delle critiche adesso ci è finito lei…
«Come sempre mi assumo le responsabilità. Però ci tengo a sottolineare alcuni aspetti fondamentali: non ho mai millantato la serie A, piuttosto ho dichiarato che avremmo dovuto guadagnarci la salvezza. L'ho detto dopo l'ottima partenza, quando alcuni parlavano di promozione, voglio ribadirlo anche adesso. Sono sempre convinto che alla lunga vengano fuori i “budget” delle società, funziona sempre così, al netto di qualche possibile sorpresa. Noi non abbiamo investito quanto le squadre che attualmente si trovano nei primi posti».
È riuscito a dare una spiegazione all'involuzione della squadra?
«Davvero mi viene difficile, questa è la stessa squadra che ha vinto contro il Parma o a Perugia. Dobbiamo registrare una netta involuzione, inutile negarlo, adesso è subentrato anche un blocco psicologico che bisogna superare. Non è un problema di reparti ma collettivo».
C'è il mercato, si può rimediare?
«Voglio essere chiaro e coerente come sempre: non ci si deve aspettare grandi colpi. Come ha detto giustamente il presidente i tempi sono cambiati, non è più possibile sostenere determinare spese. Dobbiamo ottimizzare, inserendo calciatori giovani, freschi, che ci diano brio. E poi dobbiamo sfoltire, che è la cosa più complessa».
Non ci sono novità in uscita?
«È tutto molto difficoltoso, devi trovare gli incastri giusti».
Nelle strategie è cambiato qualcosa?
«Al momento no, anche perché io ho sempre lavorato e continuerò a farlo rispettando indicazioni e budget della società».
La difesa ha bisogno di rinforzi?
«Cercheremo sia un profilo giovane che uno esperto».
La trattativa per Orozco prosegue?
«È un profilo interessante, ma anche questa non è un'operazione semplice».
Sabato altra trasferta ardua a Monza, cosa si aspetta dai calciatori?
«Io sono sempre corretto ed ormai sono abituato all'equazione secondo cui quando le cose vanno bene è merito di altri, quando vanno male è colpa solo di Taibi. Ma la lotta è nel mio dna e continuerò a lottare per questi colori. Ne usciremo tutti insieme, senza trovare i colpevoli ma le soluzioni. Bisogna lavorare alzando la concentrazione e la cattiveria agonistica».
Nuovo obiettivo: l'esterno Lombardi
Nuovo obiettivo di mercato per la Reggina. Si tratta di Cristiano Lombardi (26) calciatore della Lazio, reduce da due stagioni con la maglia della Salernitana. Gli amaranto hanno richiesto alla società biancoceleste il prestito fino al termine della stagione dell'esterno offensivo. In quella posizione, comunque, la Reggina batte anche altre piste: prosegue, infatti, il dialogo con il Lanus per il giovane argentino Franco Orozco (19).
La novità Dovrebbe essere Fabio Lucidi il nuovo responsabile del settore giovanile della Reggina. In attesa della conferma ufficiale del club, l'ex calciatore di Siracusa e Acireale si trova già in città, pronto ad iniziare il proprio lavoro al centro sportivo Sant'Agata
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