Il problema non era Aglietti e né tantomeno Toscano, esonerati probabilmente, con troppa fretta. Anche con Stellone, infatti, la musica non è che sia cambiata. La squadra continua a perdere e sono le otto sconfitte nelle ultime nove uscite. Per fortuna le dirette concorrenti, impegnate nella lotta salvezza, stanno facendo a turno per annullarsi a vicenda, anche se l'Alessandria, che occupa il quint'ultimo posto, ha soltanto due punti meno della Reggina.
Contro la Ternana l'approccio degli amaranto è stato ancora una volta sbagliato. Sono entrati in campo con le gambe molli, senza determinazione ed i rossoverdi ne hanno approfittato. Nei primi trentacinque minuti non c'è stata praticamente partita. E verificando le cifre si può affermare che il successo degli umbri è più che legittimo.
Diciassette tiri totali dei padroni di casa, contro gli undici degli ospiti. Umbri superiori anche nel possesso palla hanno con il 52 per cento. Dati che certificano, appunto, il dominio del team di Lucarelli che si è rilanciato in classifica. Stellone, a nostro avviso, dovrà fare un lavoro mentale sui calciatori che sono bloccati psicologicamente. L'unico a salvarsi dal grigiore generale è stato Micai, schierato a sorpresa al posto di Turati. L'ex Salernitana è riuscito ad evitare un passivo maggiore sfoderando almeno tre interventi strepitosi, compreso il rigore respinto a Partipilo. Per il resto sono tutti da bocciare, a cominciare dai componenti della difesa. Entrando nello specifico, c'è da sottolineare la prestazione incolore di Adjapong, colpevole sull'uno a zero di Pettinari. L'esterno è andato in confusione. Negativo anche il rendimento Di Chiara. Il terzino sinistro non ha spinto come è solito fare. Insufficienti anche le prove dei due centrali. Deludente anche il neo acquisto Aya, apparso in ritardo di condizione. È andato in difficoltà pure Cionek, sistematicamente saltato dagli attaccanti di casa.
Stellone ha iniziato il match cambiando anche il modulo: partito con il 4-3-2-1, a gara in corso si è affidato poi al 4-2-3-1. E' mancato filtro a centrocampo. Bianchi e Crisetig sono stati due fantasmi. Anche Folorunsho, che comunque nel secondo tempo ha sfiorato il 2-1, è sembrato sottotono. Il colored a pochi minuti dal termine ha lasciato il posto al finlandese Hetemaj. Male anche Cortinovis che non ha trovato il varco giusto. I
Stessa sorte è toccata a Bellomo che non è riuscito ad incidere. Addirittura il fantasista barese si è fatto espellere per un intervento scomposto nei confronti di Partipilo, lasciando i compagni in inferiorità numerica. Le note dolenti sono comunque arrivate, ancora una volta, dal reparto avanzato, sterile, fiacco, molle, a digiuno da 344 minuti. Montalto è sembrato un pesce fuor d'acqua. L'attaccante, dopo l'acuto realizzato nel derby contro il Cosenza, è sparito dai radar. Toccherà a Roberto Stellone ricaricarlo. Il tecnico le ha comunque provate tutte inserendo prima Tumminello e successivamente Denis. . Contro il Crotone si potrebbe ripartire da lui. Nel derby è vietato sbagliare.
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