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Reggina: Calabria-Roma asse "rovente" tra il Riesame e la cessione del club

Orecchie sintonizzate sulle frequenze della Capitale. Se a Reggio resta l’attesa, a Roma potrebbero maturare, già nelle prossime ore, quelle novità invocate riguardanti il futuro del club amaranto, legato all’iscrizione al prossimo campionato e alla prosecuzione dell’operatività societaria e sportiva.

È ormai chiaro che tutti attendono la pronuncia del Tribunale del Riesame, al quale Gallo si è rivolto attraverso i suoi legali, per chiedere il dissequestro del patrimonio (oltre che la revoca della misura cautelare).
Qualora il ricorso dovesse essere accolto, infatti, l’imprenditore romano potrebbe tornare operativo anche nelle sue funzioni e dunque riprendere il timone della “Club amaranto srl”, società controllante della Reggina. Un esito inverso, dunque con la conferma dei provvedimenti restrittivi e di sequestro, potrebbe offrire lo spunto per un’accelerazione nelle procedure di nomina, da parte del Tribunale, di un nuovo amministratore che andrebbe a sostituire Gallo nel funzionamento.

A quel punto sarebbe la nuova figura a dover compiere i passi più importanti: approvare e firmare il bilancio, proseguire ed intensificare i dialoghi con i gruppi di investitori interessati. Che hanno già “bussato”, ma restano fuori dalla porta in attesa che qualcuno li faccia entrare, almeno per discutere. Come sempre il nemico resta il tempo e le scadenze, perentorie, fissate sul calendario ed obbligatorie per l’iscrizione al campionato. La pazienza è una virtù importante, sperando di non doverne abusare e soprattutto che non sia vana.

Geograficamente tutto si muove sull’asse Calabria-Lazio, precisamente sulla direttiva Reggio-Roma, città da cui provengono le voci più insistenti circa un’operazione di cessione societaria che Gallo avrebbe imbastito già prima dell’operazione giudiziaria che lo ha travolto. Una trattativa che resterebbe ancora in piedi e che, non è da escludere, possa anche proseguire nelle prossime settimane.

Magari condotta dai suoi uomini di fiducia ancora in carica nel club, evidentemente in costante confronto con l’amministrazione giudiziaria che comunque, è bene ribadirlo, ha come obiettivo principale quello di salvaguardare le prerogative sportive della società, tutelando un bene non solo prettamente economico ma anche sociale, di particolare interesse per la comunità amaranto, fortemente provata e scombussolata da queste settimane di accadimenti e incertezze, ma sempre pronta a lottare per la sua squadra.

Prima del 31 maggio, scadenza da segnare in agenda soprattutto per gli adempimenti relativi alla presentazione “dell’indice di liquidità” (comunque integrabile ed aggiornabile entro il 22 giugno) e all’approvazione del bilancio, l’intera situazione dovrebbe avere delle schiarite con l’individuazione delle figure e degli attori che saranno poi protagonisti nelle successive settimane: a loro sarà affidato il compito di portare il futuro della Reggina al riparo da nuove e deleterie tempeste.

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