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Chiacchio: "Reggina, è corsa contro il tempo ma resta un affare prenderla in B"

Tra i maggiori esperti di diritto sportivo in Italia, l'avvocato Eduardo Chiacchio in questi anni ha conseguito importanti successi supportando con la propria professionalità, numerose società calcistiche, tra cui la Reggina. In un momento delicatissimo per gli amaranto, segue con attenzione le vicende che riguardano la società.

Il futuro della Reggina è sospeso, recentemente lei ha “salvato” due volte il club…

«Sotto la presidenza di Mimmo Praticò la Reggina rischiava di essere esclusa poiché la fideiussione presentata al pari di altre società, aveva ottenuto l'idoneità poi revocata. Partirono provvedimenti disciplinari con richiesta di esclusione e radiazione, ma noi riuscimmo a mantenere la categoria ottenendo la validità della sostituzione e l'efficacia della fideiussione».

Furono giorni frenetici e sportivamente drammatici...

«Era in ballo la sopravvivenza del club, fu molto importante. Durante il campionato, dopo che non erano stati versati i contributi e le ritenute nei tempi tecnici, la Reggina venne sanzionata con otto punti di penalizzazione. Il nuovo presidente Gallo mi assegnò l'incarico per il ricorso: insieme ad un altro collega riuscimmo ottenere una riduzione di 4 punti che consentirono l'accesso ai playoff».

La situazione adesso è intricata, ci sono i tempi tecnici per arrivare ad una iscrizione al prossimo campionato?

«Sto seguendo la vicenda, che è complessa. Ritengo che i tempi ci siano, manca un mese ed in questo arco temporale vi è la possibilità di poter ottenere l'iscrizione al campionato. Se c'è un gruppo solido interessato, che garantisca la tutela degli interessi dei creditori e dei dipendenti, può riuscire a rilevare il club con l'avallo del Tribunale e dell'amministrazione giudiziaria, pagando i debiti e provvedendo agli adempimenti necessari. Certo ogni giorno che passa la situazione diventa più complicata, anche perché non è possibile operare in tempi rapidissimi essendoci Tribunale e Amministrazione che devono dirigere l'operazione. Non è una semplice trattativa che si avvia tra privati e si conclude dal notaio, siamo in un contesto in cui ci sono delle parti terze di carattere istituzionale che devono controllare la regolarità di ogni operazione, salvaguardando gli interessi dei creditori».

Lei conosce bene le realtà societarie di tutte le categorie professionistiche, la Reggina resta comunque un affare in serie B?

«Assolutamente si, il titolo di Serie B è da salvaguardare. In Serie C molte piazze con proprietà importanti, da anni non riescono a vincere il campionato per tornare in cadetteria. Superare lo scoglio della terza serie è difficilissimo. Ritengo che chi vuole veramente investire in una piazza blasonata come quella di Reggio Calabria deve prendere la società in questo momento. È un lavoro complesso, è vero, ma prendere la squadra già in Serie B è un passaggio molto importante, soprattutto in proiezione futura».

Quali errori non bisogna compiere in questa fase?

«I rischi sono strettamente legati al fatto che gli adempimenti di natura sportiva e federale sono diversi da quelle ordinaria, dove, ad esempio, le rateizzazioni sono più semplici: le scadenze ordinarie non coincidono con quelle sportive, questo è l'aspetto più importante da tenere in considerazione».

Ha parlato di rateizzazioni: quelle relative ai pagamenti del 16 febbraio sono decisive per ottenere l'iscrizione…

«Esatto. La rateizzazione deve essere concessa entro il 22 di giugno, anche lo stesso giorno, ma se l'ente di competenza non la accetta, l'iscrizione non viene accolta».

 

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