Primo posto in classifica, miglior attacco (dieci gol realizzati), miglior difesa (due reti al passivo in coabitazione con il Frosinone) e una condizione fisica che cresce in maniera esponenziale. Numeri che certificano il brillante stato di salute degli uomini di Inzaghi. Contro Sudtirol e Palermo gli amaranto hanno sfoderato prestazioni di rilievo ben auguranti per i prossimi impegni. Gongola dalla gioia anche il presidente Cardona che nel giorno della presentazione si era così espresso: «Vogliamo che la Reggina giochi bene e vogliamo che i tifosi si divertano». È importante giocar bene, ma è altrettanto importante ottenere i risultati. E questa squadra, visti il carattere e l’anima che ha, può raggiungerli. Merito dell’allenatore che ha plasmato il gruppo a sua immagine e somiglianza. I “suoi” ragazzi lo ascoltano e in campo danno tutto. Superare i rosanero non era facile, anche perché hanno un organico di spessore. Soprattutto in avanti dove Brunori appare l’elemento più interessante e più prolifico. Probabilmente attraversano un momento no. La Reggina comunque non ha sbagliato l’approccio. Nei primi venti minuti, nonostante il caldo asfissiante, ha messo sotto i siciliani che hanno sofferto le accelerazioni di Rivas e Canotto. Ancora una volta, infatti, gli esterni hanno fatto non solo la differenza, ma hanno dato una mano al centrocampo e di conseguenza anche alla difesa. Da qui l’ermetismo del reparto arretrato. Al di là, infatti, di qualche sporadica azione offensiva, gli ospiti non hanno affatto impensierito Colombi. A tal proposito, nella prossima trasferta di Pisa mancherà lo squalificato Cionek che probabilmente sarà rimpiazzato da Camporese, entrato nella ripresa. In corso gara, fra l’altro, Inzaghi ha azzeccato i cambi. Quindi ha consolidato e irrobustivo il vantaggio del primo tempo. Bene comunque smorzare gli entusiasmi. Essere ottimisti e fiduciosi è giusto. Ma tutto ciò non deve annullare la voglia, la rabbia agonistica e il carattere di una squadra che vuole centrare determinati obiettivi. E Inzaghi lo conferma: «Non si è fatto ancora nulla. Bene rimanere con i piedi ben saldi sul terreno». Arriveranno anche giornate negative, bisogna metterle in conto. Ma l’importante, dopo ogni caduta, è sapersi immediatamente rialzare. Come è successo anche nel post Terni e lo confermano le vittorie in scioltezza contro Sudtirol e Palermo. La Reggina anche in dieci è riuscita a mantenere lo stesso equilibrio. Intuito il pericolo, Inzaghi ha preso i giusti accorgimenti trovando anche il 3-0 con Liotti. Ma le statistiche dell’incontro vanno un po’ in controtendenza. Tiri totali: undici a dieci a favore del Palermo, avanti anche nel possesso palla (60 per cento contro 40).