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Reggina, altro esame di maturità. Parma tra le favorite del torneo

Inzaghi presenta la delicata sfida di oggi al “Tardini”: «Stiamo andando oltre ogni aspettativa. Ma non ci si deve montare la testa, proseguiamo così. Continuo a non guardare la classifica»

“Tu chiamale se vuoi emozioni” cantava Lucio Battisti. E i tifosi amaranto, che invaderanno “festosamente” il “Tardini”, sperano di viverne tante questo pomeriggio. La Reggina punta a tornare al successo in trasferta (manca dalla gara di Pisa) per consolidare il primato. Ieri intanto Pippo Inzaghi ha presentato l’attesa partita contro la sua ex squadra nella consueta conferenza stampa della vigilia che si è svolta presso la sala “Nakamura” del Sant’Agata: «Nel torneo cadetto – ha dichiarato il tecnico amaranto – le gare sono tutte complicate. Detto questo, affrontiamo una delle compagini più forti del campionato. Estendo i complimenti anche a Pecchia che ha rinunciato alla serie A per allenare il Parma. Dopo il Genoa, i gialloblù hanno la rosa migliore e sono tra i favoriti del torneo. È bello sfidarli, anche perché giocano a calcio. In rosa hanno diversi elementi di spessore e ovviamente di categoria superiore. Sono sicuro che verrà fuori una partita spettacolare davanti ad uno stadio gremito. Ma non abbiamo paura di nulla. Domani (oggi ndc) per noi sarà un ulteriore banco di prova. Ci siamo preparati curando ogni dettaglio e cercheremo di colpire i nostri avversari al momento opportuno».

“Superpippo” è poi tornato sul derby col Cosenza: «Il gol di Rivas è stato di grande qualità, frutto del lavoro settimanale che facciamo. A tal proposito, sarà complicato per me scegliere l’undici da opporre agli emiliani, anche perché tutti lavorano con intensità. Anche chi rimane fuori meriterebbe di partire insieme agli altri dall’inizio e spiace doverne lasciare qualcuno in tribuna. Sarà convocato Obi, ma non è al cento per cento. L’ho provato nel ruolo di mezzala. Ho comunque un dubbio nella zona nevralgica del campo. Sono incerto se mettere Majer o Crisetig da regista. È una scelta che va fatta, ma ho la fortuna di avere 28 titolari. Durante la stagione toccherà anche a Fabbian riposare, anche perché fino adesso non si è mai fermato. Anche Ricci e Canotto si contendono una maglia».

Passaggio anche su Hernani: «Era fermo da tempo, non è ancora al top, ma per farlo entrare in forma bisogna che giochi con continuità. Lui, Majer e Obi possono fare i vertici bassi».
L’ex attaccante di Juve e Milan, come al solito, non si è sbilanciato sulle ambizioni della Reggina, invitando i calciatori a rimanere con i piedi per terra: «Stiamo andando oltre ogni aspettativa. Ma non ci si deve montare la testa, anche perché ancora non si è fatto nulla. Continuo a non guardare la classifica. Aggiungo ancora che può succedere di incappare in qualche giornata negativa, ma la prestazione ci deve sempre essere. Adesso cominciano a temerci. Se qualche mese fa qualcuno ci avesse detto che avremmo affrontato il Parma con un vantaggio di cinque punti, nessuno ci avrebbe creduto. Vogliamo continuare a rendere orgogliosi i nostri tifosi che ci seguiranno numerosi anche al “Tardini”. Sabato scorso sono stati straordinari incitandoci dal primo all’ultimo minuto. A Reggio la gente è speciale».

Inzaghi ha svelato di aver sentito De Rossi, uno degli eroi di Berlino: «Ho mandato un in bocca al lupo a Daniele perché il calcio ha bisogno dei campioni. Un bel gruppo quello del 2006, come lo era quello del Milan. Il movimento calcistico può crescere con questi giovani allenatori».
Le dichiarazioni di Pecchia: «La Reggina è una squadra molto esperta con giocatori di spessore. Inoltre è guidata dall’amico Inzaghi che ha fatto grandi cose sulle panchine di Venezia, Benevento e Brescia. Gli amaranto si trovano meritatamente in testa. Fanno parecchi gol e ne subiscono pochi».

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