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La Reggina affronta i primi affanni. Ma è un problema solo di risultati

Sabato a Cagliari va riscattata la doppia sconfitta incassata negli ultimi 180’

Si coglie aria di novità in casa amaranto. La doppia sconfitta consecutiva ed il primo momento no della stagione coinciso con i tre ko nelle ultime quatto uscite, impongono alcune valutazioni sulle prossime scelte da compiere, iniziando dalla difficilissima trasferta di sabato a Cagliari. Sulla strada della Reggina una delle compagini più forti dell’intero campionato, costruita con l’intento di ritornare subito in Serie A e che annovera, nel proprio organico, elementi di categoria superiore con qualità e varietà in tutti i reparti. I rossoblù di Liverani, inoltre, arrivano alla sfida con la Reggina dopo la sconfitta di Ascoli e nelle ultime cinque partite hanno conquistato i tre punti solamente una volta, contro il Brescia in casa.
Il periodo di appannamento che sta attraversando la Reggina è più di risultati che di prestazioni. Per quanto costruito a Modena, Parma e nell’ultima contro il Perugia, la formazione di Inzaghi avrebbe meritato di raccogliere sicuramente di più. I risultati e la classifica dicono altro e non possono essere trasformati. La base su cui edificare la ripartenza appare però solida. Seppur una leggera flessione atletica è apparsa saltuariamente in queste gara, la Reggina è sembrata squadra presente in campo sia fisicamente che mentalmente. Ha difficoltà a raddrizzare le gare in cui va in svantaggio (fino al momento è sempre successo in stagione) ma crea sempre le occasioni per rimettersi in carreggiata.

Variazioni nei reparti

Le numerose risorse in organico consentono ad Inzaghi di studiare possibili ed importanti cambiamenti. Tutti i reparti, nella gara in Sardegna, dovrebbero “leggere” nomi nuovi dal primo minuto. Si potrebbe cominciare dalla porta dove Ravaglia contende il posto da titolare a Colombi. Si prosegue sulla linea di difesa dove sono due i calciatori che rischiano una giornata di riposto: a sinistra Giraudo per Di Chiara, mentre Camporese potrebbe rilevare Cionek al centro della difesa in coppia con Gagliolo. Non sarà esente la mediana. Il reparto di centrocampo, infatti, è quello apparso maggiormente in difficoltà nelle tre gare recenti in cui la Reggina è uscita sconfitta.
Serve maggiore equilibrio e stabilità, più interdizione per assicurare copertura e tutela alla retroguardia. Si profila dunque il ritorno di Crisetig che per caratteristiche riesce e tipo di gioco riesce a “misurare” la coperta centrale, tenendo le linee e accompagnando le due fasi. Uno tra Majer ed Hernani dovrebbe lasciare spazio al friulano, con il brasiliano che appare l’indiziato. Ma non sono escluse altre sorprese o soluzioni tattiche differenti. Essendo ancora a metà della settimana ogni ipotesi resta allo studio dello staff tecnico. Nel tridente offensivo è tutto in divenire. Potrebbe anche cambiare l’intero pacchetto di interpreti ma sembra una forzatura estrema. Più facile prevedere l’ingresso nell’undici iniziale di Gabriele Gori al centro dell’attacco e magari di uno tra Canotto e Cicerelli sugli esterni

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