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Saladini... rilancia: “Costruiamo il futuro della Reggina”

Il patron amaranto ha affrontato il delicato tema del debito Irpef rassicurando l’ambiente e confermando le ambizioni del club. «Siamo in mezzo a una norma dello Stato e a una della Federazione. La strada è quella giusta»

Il presidente Saladini

Obiettivo dichiarato: costruire il futuro della Reggina. Con lungimiranza, ambizione, cullando i sogni dei tifosi ma con il mantra di due parole chiave del pianeta amaranto: trasparenza e sostenibilità. Alla vigilia della partita con il Modena, nella fase del campionato più avara di risultati e con la contraddittorietà giuridico-sportiva dei mancati pagamenti Irpef, il patron della Reggina, Felice Saladini, affiancato dal presidente Marcello Cardona e dal vice Angelo Ferraro, ha incontrato i cronisti a pranzo e in poche, intense, battute ha ribadito la linea operativa e la filosofia imprenditoriale del club.

Le spine dell'attualità subito in agenda.

«I temi societari e sportivi ci stanno impegnando, ma la cosa più importante è condividerle con chi ci mette la faccia o la penna. Avevamo un club che stava per fallire a giugno, sapete gli sforzi e le tante cose fatte durante questo semestre, ma secondo me la cosa chiave da tenere a mente è costruire il futuro della Reggina. Avete sentito la parola trasparenza e continueremo a usarla».
Non si sottrae ad alcun argomento patron Saladini, ecco il suo pensiero sui temi societari: «Abbiamo utilizzato una norma dello Stato che ci consente di sanare una base debitoria molto importante che abbiamo ereditato. Siamo adesso in mezzo a questa norma dello Stato e a quella della Federazione che rispettiamo per il bene del calcio italiano. Ma proprio per questo, credo che il bene del calcio italiano siano i club virtuosi e sostenibili, società con i conti ordine, con imprenditori come me che vogliono fare il bene del calcio puntando sulla sostenibilità economica, costruendo il futuro. Per me è la strada corretta. Porto avanti la situazione aziendale del club perché per me è il futuro e non dobbiamo ritrovarci nelle situazioni del passato dove voi più di tutti con città e territorio avete le conseguenze più pesanti. Siccome abbiamo visto cosa sappiamo fare, con gli occhi anche della stampa nazionale rivolti a Reggio e alla Calabria, questo dobbiamo continuare a fare. In modo serio e trasparente, onesto e sano».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria

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