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Reggina, nuova “partita” davanti al Tfn. Amoruso: "Playoff ancora alla portata"

In giornata sarà discusso il secondo deferimento relativo alle scadenze dello scorso 16 marzo

Oggi la Reggina si presenterà davanti al Tribunale Federale Nazionale per discutere il secondo deferimento, più corposo rispetto al primo, relativo alle scadenze dello scorso sedici marzo. In caso di un’ulteriore sanzione la formazione amaranto uscirà dalla zona playoff, anche se la società è fiduciosa che alla fine i punti le verranno restituiti. Giovedì prossimo, invece, davanti alla Corte Federale d’Appello si celebrerà il ricorso del club contro la penalizzazione dei tre punti subita in primo grado. E intanto l’agente Pasquale Gagliardi, che assiste, tra gli altri, Michael Folorunsho, ha presentato istanza al Collegio di Garanzia dello Sport per il mandato ricevuto per il passaggio del calciatore dal Bari alla Reggina nel 2020 ed evidentemente non saldato.
Meno due alla fondamentale gara casalinga col Como, da non fallire assolutamente. La Reggina è, infatti, chiamata a riscattare le sconfitte rimediate contro Brescia e Frosinone. Spettatore in tv interessato Nicola Amoruso, doppio ex: «Bisogna – dice – stringere i denti per superare il momento difficile. Spiace per il ko subito allo “Stirpe”, il calcio però è così. Gli amaranto hanno avuto la possibilità nel primo tempo di passare in vantaggio, ma non sono riusciti a sbloccare il risultato e la capolista ne ha approfittato».
Forse è mancata un po’ di incisività in attacco?
«Le occasioni sono state create e se Canotto avesse fatto centro poteva cambiare la storia della partita: è stato bravo Turati deviando il pallone sopra la traversa. Inzaghi le ha provate tutte e anche in dieci la squadra non si è disunita, tant’è che Hernani ha accorciato le distanze. A me, al di là di tutto, la prestazione della Reggina è piaciuta. Pippo ha giustamente difeso la prova dei suoi ragazzi e sono pienamente d’accordo con lui».
La penalizzazione può avere influito sull’aspetto psicologico dei giocatori?
«A noi paradossalmente nel 2007 ci caricò. Nel corso degli ultimi mesi ci sono state alcune problematiche che spero si possano risolvere con la restituzione dei punti. Il patron Saladini ha fatto chiarezza e bisogna, quindi, avere fiducia».
Ritiene i playoff ancora alla portata di questo gruppo?
«Ad oggi sembra di sì, a patto che la squadra ritorni ad esprimersi come nel girone d’andata quando era in piena lotta per la promozione diretta. Evidentemente poi quando è cominciato il ritorno è accaduto qualcosa che ha inciso sui risultati. Va comunque evidenziato che la Reggina non è partita per vincere il campionato e se non dovesse entrare nei playoff non sarebbe un dramma. L’importante è avere mantenuto la categoria, anche perché la permanenza ad inizio stagione non era così scontata».
Saladini ha confermato che si proseguirà con Inzaghi.
«Pippo è il valore aggiunto di questa società. Il progetto è triennale e se lo lasceranno lavorare riporterà il club dove merita. Con lui ci conosciamo bene, anche perché siamo stati compagni nel periodo d’oro juventino. Era un attaccante fenomenale, micidiale negli ultimi sedici metri».
Quali insidie nasconde il match di sabato?
«I lariani hanno una rosa discreta, ma sono battibili. L’entusiasmo del pubblico del “Granillo” farà, inoltre, la differenza. Avrei voluto essere a Reggio, in uno stadio che ha mi regalato tante emozioni».
Cosa ricorda del periodo trascorso a Como?
«Arrivai a gennaio e realizzai 7 centri. Abitavo vicino il “Sinigaglia” e per quanto mi riguarda fu un’esperienza positiva, ma sabato il mio cuore sarà interamente amaranto. A Reggio ho vissuto tre anni fantastici e mi commuovo pensando a quel periodo».
Il Frosinone è ormai in A, il Genoa quasi, chi sarà la terza promossa?
«Io vorrei la Reggina, anche se sarà complicato. Per me è favorito il Cagliari perché in panchina ha un tecnico navigato come Ranieri. Il potenziale offensivo dei sardi è notevole e lo si è visto proprio al “Granillo”. Da tenere d’occhio anche il Bari».
In zona retrocessione chi rischia maggiormente?
«Il Benevento sembra quasi spacciato. Vedo in ascesa il Brescia, reduce da un periodo brillante. Si prevede una lotta appassionante. Anche Spal e Perugia sono in corsa».

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