Per la Reggina è arrivata la giornata che potrebbe fare da spartiacque. Si attende la decisione del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria sul piano di ristrutturazione del debito. Un tema che i tifosi conoscono ormai molto bene.
Ottenere l’omologa significherebbe poter guardare finalmente al futuro. I presupposti affinché la società amaranto abbia un esito positivo da questa vicenda sembrano esserci tutti, ma fino al momento in cui non ci sarà nulla di ufficiale permarrà l'incertezza. L’ottimismo, però, è sicuramente alto.
Se le cose dovessero andare nel verso auspicato (e forse anche più probabile) il club entrerebbe in una dimensione di maggiore tranquillità economica. Un presupposto essenziale soprattutto per iscriversi al prossimo campionato di Serie B. Non ci sono precedenti perfettamente sovrapponibili ai fatti che hanno riguardato il processo di risanamento messo in atto dalla società amaranto. Il club ha, infatti, scelto di beneficiare del decreto Salva Imprese e del nuovo Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza entrato in vigore meno di un anno fa (il 15 luglio 2022). In un certo senso potrebbe aver fatto da battistrada nel calcio.
Tuttavia, era stata la Juve Stabia a intraprendere un percorso simile attraverso l’articolo 182 bis della legge fallimentare. La società campana era riuscita a ristrutturare il suo debito, ottenendo l’omologa del Tribunale nel maggio del 2022. La sensibile riduzione delle pendenze con l’Erario consentirono il salvataggio e la prosecuzione dell’attività sportiva.
Lo stesso destino a cui si augura di andare incontro la Reggina. Un’evoluzione delle cose che proietterebbe il club in una dimensione diversa rispetto a quella in cui è rimasto nelle ultime due settimane e in cui ha prevalso la scelta del silenzio.
Una strategia quasi inevitabile di fronte alla necessità di aspettare il corso degli eventi e soprattutto la decisione del Tribunale. Giorni forse resi ancora più difficili dagli attacchi arrivati direttamente dal mondo del calcio.
L’omologa del piano di ristrutturazione del debito porterebbe di fatto la Reggina, intesa come società, a riprendere la situazione in mano. La prima strada da percorrere è quella che conduce all’iscrizione al prossimo torneo di Serie B. La scadenza è fissata per il prossimo 20 giugno.
Parallelamente sarà necessario iniziare a pensare al futuro. Stanno ritrovando intensità, ad esempio, le voci che vorrebbero Filippo Inzaghi lontano dalla Reggina nella stagione che inizierà tra poche settimane.
Oggi, però, si è ancora nel campo delle ipotesi, considerato che non si sarebbero ancora registrati movimenti concreti. Né verso la direzione che porterebbe il tecnico verso una nuova avventura, né verso la permanenza. Certo è che, fino a quando non saranno chiari i programmi e le strategie, è lecito ipotizzare che tutti siano in discussione. L’auspicio generale è che già da oggi si possa iniziare ad avere segnali concreti rispetto e indicativi su come sarà costruita la Reggina del futuro.
Reggina, è il giorno della verità. Grande attesa e sguardo al futuro
Il Tribunale fallimentare decide sulla ristrutturazione del debito. Ottenere l’omologa significherebbe poter voltare pagina. Insistenti le voci che danno Inzaghi pronto a salutare
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