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Reggina, semaforo verde dal Tribunale. Saladini: "Una vittoria del club, della città e della Calabria"

Ieri è finalmente arrivata l’omologa della sezione Fallimentare in merito al piano di ristrutturazione del debito

È arrivata nella mattinata di ieri l’omologa del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria per il piano di ristrutturazione del debito della Reggina. Pochi minuti dopo è stata convocata una conferenza stampa a cui hanno partecipato il patron Felice Saladini ed il presidente Marcello Cardona. L’evidente soddisfazione dei due è stata quella di chi aveva appena raggiunto un traguardo importante. L’operazione di risanamento del club può, infatti, dirsi completata.
Lo ha detto a chiare lettere il proprietario del club. «Questa – ha spiegato Saladini – è una nostra vittoria. Del club, della città e della Calabria. Questa sentenza ci permette di chiudere definitivamente con il passato».
Un aspetto, quest’ultimo, su cui l’imprenditore ha inteso fare una puntualizzazione. «I debiti pregressi – ha evidenziato – derivavano da gestioni precedenti. Nel momento in cui abbiamo rilevato la società ci era stata presentata una situazione che ci avevano detto essere in un modo e poi si è rivelata in un altro». Proprio questa sorpresa negativa ha indotto il club a scegliere la strada del decreto Salva Imprese e dell’utilizzo del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Una prima volta nel mondo del calcio per una strada resa possibile dalle leggi in vigore dal luglio 2022.
L’omologa del piano di ristrutturazione del debito è quasi un naturale raccordo tra un passato ormai alle spalle ed il futuro. «Abbiamo adesso – ha spiegato Saladini – la serenità per guardare al futuro con sicurezza». Un sospiro di sollievo, dunque, dopo un periodo in cui non era mai mancato l’ottimismo, ma c’era comunque un po’ di apprensione nell’ambiente.
Nelle ultime settimane la società si era messa in una posizione di attesa. Un silenzio che, per certi versi, ha fatto rumore. Si è trattato, però, di una scelta. «Anche questo – ha spiegato il patron – è un modo per dimostrare la nostra trasparenza. Si parla o quando si prendono delle decisioni o si concretizzano dei fatti».
Il primo anno di Saladini al timone della Reggina si è, di fatto, concluso con la qualificazione ai playoff ed il risanamento del club. Un viaggio tutt’altro che facile. Nello stesso mondo del calcio, ad esempio, c’è chi ha contestato il percorso scelto: «In assemblea di Lega – ha rivelato il proprietario del club – c’è sempre un confronto in cui ognuno cerca di portare avanti i propri interessi. A me non piace quando questo diventa scontro. A noi piace, invece, ascoltare e confrontarci. Quando si parla di scontri dispiace per il calcio in generale e per il mondo dello sport che ci trasmette certi valori».
La prossima data importante da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 20 giugno. Scadono quel giorno, infatti, i termini per potersi iscrivere al campionato di Serie B. Come tutte le altre società, la Reggina dovrà saldare diverse pendenze. «Sull’iscrizione – ha chiarito Saladini – dobbiamo correre per rispettare la scadenza. Dopo aver lottato così tanto…». Una frase non completata, ma anche un sorriso che trasmette grande tranquillità ai tifosi amaranto. In attesa, ovviamente, di tornare a rivolgere la propria attenzione sulle questioni tecniche. «Dobbiamo metterci al lavoro – ha aggiunto Saladini – per continuare il percorso di questo club».
Una volontà che potrà essere assecondata con maggiore facilità dopo l’omologa del piano di ristrutturazione del debito che rappresenta un nuovo punto di partenza per la società amaranto. Da qui si potrà fare il prossimo passo, ossia definire quelle che saranno le strategie per il progetto sportivo. La buona notizia è che è sempre più vicino il momento in cui si potrà tornare a pensare solo al calcio.

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