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Reggina, una doppia attesa. Al “Granillo” c’è... nuova luce

Mix di fiducia e preoccupazione. Il futuro si deciderà ai primi di luglio. Consegnati i lavori di ammodernamento del sistema di illuminazione

La Reggina è in attesa di sapere se la Covisoc darà il via libera per l’iscrizione al campionato. A generare i dubbi è quel pagamento di poco meno di 800.000 euro per il quale la società ha scelto di tenere conto della scadenza fissata dalla sentenza di omologa della ristrutturazione del debito (12 luglio). Secondo alcune ricostruzioni si doveva rispettare il termine perentorio calcistico del 20 giugno, ma la questione ha l’aria di essere molto ampia e non semplice da interpretare.
Quello della Reggina è un caso sui generis. Andando ad analizzare le delibere del Consiglio Federale di aprile su casi come quello amaranto e il Manuale per le Licenze Nazionali per i club di Serie B si notano non pochi punti che lasciano intravedere un po’ di sereno per il club. O, qualora le cose dovessero andare male, potrebbero diventare appigli importanti per eventuali ricorsi. Alla giustizia sportiva o se sarà il caso anche alla giustizia ordinaria.
Tra gli aspetti da sottolineare c’è anche il fatto che probabilmente mai si è vista l’esclusione dal campionato di una squadra che non è inadempiente secondo la legge. Resta il fatto che i prossimi giorni continueranno ad essere di attesa preoccupata per tutti coloro che hanno a cuore i colori amaranto.
Poi si parlerà eventualmente di cambio di proprietà. Le vicende degli ultimi giorni hanno probabilmente convinto i potenziali acquirenti ad attendere che la questione iscrizione si esaurisca in modo positivo per rientrare nel vivo della trattativa.
Rispetto ai giorni immediatamente successivi all’omologa le parti sono un po’ più distanti. Continuano, però, ad essere i margini affinché i discorsi riprendano fino a concretizzarsi. Non c’è ancora un nome dei potenziali acquirenti e nessuno di quelli emersi fino ad ora, anche attraverso verifiche dirette, ha trovato conferma.
Saladini ha lasciato intendere che l’intento è quello di chiudere con interlocutori che siano in grado di dare forza al progetto amaranto. Qualora, però, non arrivasse nessuna vendita, è ipotizzabile che lo stesso imprenditore lametino possa portare avanti la sua gestione. Anche perché le garanzie date per l’approvazione del piano di omologa di ristrutturazione del debito e l’esborso per chiudere la stagione 2023-2024 sono stati sforzi considerevoli.
Fatti portati a compimento dalla proprietà a fronte di altri, meno concreti ma comunque importanti, su cui si poteva fare di più. A partire, ad esempio, da una poca apertura comunicativa verso un’intera tifoseria in ansia, non tranquillizzata da rassicurazioni sommarie e poco dettagliate. Certo è che, se le cose andranno bene, avrà avuto ragione.
Nuova luce al “Granillo”. Sono stati consegnati ieri i lavori per la realizzazione del nuovo sistema di illuminazione dello stadio. Dopo il completamento si avrà una migliore visuale per le partite in notturna del rettangolo di gioco ed anche minori consumi. Sul manto erboso c’è stato un incontro tra i rappresentanti dell’impresa che eseguirà i lavori ed il consigliere delegato allo Sport del Comune di Reggio Calabria Giovanni Latella, il consigliere Carmelo Romeo, i tecnici del settore, la Rup Eleonora Megali ed il direttore dei Lavori Antonio Principato.
L'area di gioco sarà illuminata da proiettori a led ad alta efficienza, modulabili e in grado di garantire scenari di illuminazione a differenti livelli. Per i lavori occorreranno cinque mesi, ma non ci sarà nessun problema per la Reggina poiché il vecchio impianto continuerà a funzionare. Il costo del lavoro è di 860.000 euro.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere delegato allo Sport Latella che a margine del sopralluogo ha ricordato «l’impegno dell’amministrazione comunale reggina, su preciso indirizzo delle linee di mandato del sindaco Falcomatà e con il supporto determinante del sindaco facente funzioni Brunetti, che in questi anni ha riguardato lo stadio Granillo e l'intero comparto degli impianti sportivi cittadini».

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