Per il caso Reggina è tutto rimandato (o anticipato, a seconda dei punti di vista) al 2 agosto. L’audizione delle parti al Tar del Lazio ha di fatto portato ad un nulla di fatto. Adesso il focus si sposta su quella che può diventare una data cruciale per il futuro del club amaranto. L’idea che la giornata di ieri potesse non essere interlocutoria nasceva dall’«istanza di misure cautelari monocratiche» proposta dalla società amaranto. Da parte della Reggina si richiedeva la temporanea sospensione dell’efficacia degli atti che fino ad ora ne avevano determinato l’esclusione dal campionato di Serie B. Sarebbe durata fino alla sentenza, con il giorno dell’udienza che era stato fissato per l’11 agosto. L’idea diffusa della vigilia era che un eventuale accoglimento potesse rappresentare un primo segnale positivo rispetto alla considerazione che la parte giudicante avrebbe dato alle motivazioni difensive della Reggina. Un riscontro negativo, invece, avrebbe fatto pensare all’esatto contrario.
L’anticipo dell’udienza, in seguito all’audizione delle parti, ha invece reso troppo stretti i tempi affinché potesse esserci spazio e necessità per un provvedimento cautelare.Si può definire la giornata di ieri quasi come un passaggio meramente tecnico. Per la Reggina, dunque, la partita al Tar contro l’esclusione al campionato si giocherà interamente il 2 agosto. Una data che arriva nove giorni prima del previsto rispetto ai primi documenti ufficiali, ma che di fatto è diventata quella che si indicava già da da diverse settimane in ambito calcistico. Gli eventi di ieri non hanno spostato gli equilibri né in un senso, né in un altro. La situazione resta quella nota.
Le contingenze non consentono di poter parlare di ottimismo per la Reggina, ma c’è consapevolezza che ci sono punti che offrono la possibilità di dimostrare che la posizione del club sarebbe tale da poter sperare di ottenere l’ammissione al campionato di Serie B. Resta, dunque, la speranza da parte amaranto affinché nel campo della giustizia ordinaria si possano avere esiti diversi rispetto ai ricorsi portati avanti nell’ambito di quella sportiva. La Reggina ci proverà con i quattro avvocati che la stanno seguendo. I legali Fabio Cintioli, Enrico Lubrano, Donato Patera e Paolo Rodella formano una squadra di alto livello Tra coloro che sono in attesa di scoprire come andranno le cose ci sono i giocatori.
La squadra, guidata da Pippo Inzaghi, sta continuando a lavorare al centro sportivo Sant’Agata. Gli allenamenti proseguono a porte chiuse. L’atmosfera non può certo essere di grande serenità, considerato il clima di totale incertezza a trecentosessanta gradi. Non solo la Reggina non se se potrà proseguire il suo percorso nel calcio professionistico, ma è reduce da un cambio di proprietà avvenuto nei giorni scorsi. Un passaggio che, come comunicato ufficialmente, è avvenuto sulla base di un accordo che si scioglierebbe nel caso in cui non si dovesse riuscire ad ottenere l’iscrizione alla prossima Serie B.
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