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Reggina, Felice Saladini a Sportitalia. Ma è caos fuori dagli studi televisivi: il patron contestato dai tifosi. "In 10 mesi ho investito 15 milioni. Lo Stato mi darà ragione"

Felice Saladini

Una serata a tinte amaranto a Milano con Felice Saladini presente negli studi di Sportitalia, ospite di Michele Criscitiello. Sono stati minuti concitati perchè il patron della Reggina è stato contestato da alcuni tifosi amaranto fuori dagli studi televisivi di Sportitalia. 

Il direttore della tv Michele Criscitiello, dopo alcuni momenti di tensione, è riuscito a portare in studio Saladini. Da sottolineare che Saladini è arrivato accompagnato dalla famiglia (i tre figli di 11, 9 e e 6 anni).

"E' una situazione complessa. I tifosi - ha detto Saladini - si trovano davanti a questa situazione poco comprensibile. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. Trovarsi oggi davanti al Consiglio di Stato non è comprensibile. In tanti mi sostengono e conoscono la verità dei fatti".

Per 750mila euro fai saltare il banco? Così Criscitiello a Saladini:  "Meno di un anno fa, il 18 giugno del 2022 la Reggina era fallita. Mi accollo il debito - sottolinea Saladini - e con 20 milioni di debiti la Reggina viene iscritta al campionato di B. Tra settembre e novembre i debiti aumentano ancora".

"Sono un calabrese che vuole fare qualcosa per la sua terra. Invece di stare a parlare, l'ho fatto. Ho messo 15 milioni in 10 mesi: 4 quando l'abbiamo salvata, 6 venti giorni fa e gli altri 5 durante l'anno".

"La legge dello Stato dice che una sentenza emessa da un tribunale (il tribunale di Reggio) va rispettata. Vendo la società perchè ho capito che ero il parafulmine di tutti questi problemi. Venduta ad un fondo inglese che ha segnalato il signor Ilari come beneficiario. Società che porterà degli investitori, 3-4 li ho conosciuti".

"A Marcello Cardona - ha rimarcato Saladini - devo dire grazie per aver sposato il mio progetto".

Alfredo Pedullà: "Vorrei capire due tre cose al volo: il fondo c'è o non c'è? Pensi che sia la persona giusta Ilari? Perchè hai abbandonato Reggio senza comunicare? Fino al 29 agosto i dipendenti chi li paga?

"Il fondo c'è e lo vedrete se il 29 va bene - così Saladini - I dipendenti li paga la Reggina, oggi la società ha un socio e ha un amministratore - ha proseguito il patron - e ho venduto la Reggina ad un fondo che mi ha presentato una serie di investitori credibili e con solidità finanziarie. Il fondo ha nominato come primo beneficiario della compravendita il dott. Ilari. E' una cosa semplice e positiva per la Reggina".

Saladini risponde a Jacobelli: "Io sono sempre quello dell'anno scorso, che è andato a Formentera a convincere Inzaghi a venire a Reggio. Gli dirò sempre grazie per i momenti fantastici che ci ha fatto vivere. I 750 mila euro: ho versato il 20 giugno 5,4 milioni di euro e una legge dello Stato mi ha consentito di fare un accordo di ristrutturazione con una sentenza di omologa avvenuta il 12 giugno. In cinque giorni lavorativi ho impiegato 5,4 milioni per adempiere a tutte le scadenze federali. Quando non otteniamo l'ammissione, poi li versiamo il 5 di luglio. Il Tar il 2 agosto ci ha detto che nei comunicati della Federazione si richiama alla famosa perentorietà, ma quello stesso comunicato alla lettera c dice che qualora siano intervenuti provvedimenti di omologazione, le società interessate devono osservare gli adempimenti relativi ai comunicati in cui si dice che le società possono usufruire di una nuova scadenza". "Ecco perchè - dice Saladini - al Consiglio di Stato vado più convinto di prima".

Criscitiello: "La legge federale non segue la legge dello Stato e calcisticamente ti fregano". Saladini risponde: "Oggi non ci sono debiti e la Reggina è fuori. L'anno scorso con 20 milioni debiti la Reggina è stata iscritta alla Serie B". "La Reggina vittima di un cavillo, io parafulmine - ha aggiunto Saladini - di questi problemi". "Il Consiglio di Stato mi darà ragione. Ho tantissima gente che sta anche dalla mia parte. Ci sta che le persone siano incazzate".

"Mi aspettavo che questo sistema potesse premiare un giovane imprenditore che ha investito e invece sono rimasto vittima di un sistema che mi ha messo con le spalle al muro. Ho rispetto di Gravina e di Balata, però penso che si poteva probabilmente sfruttare quello che era il coraggio di un imprenditore italiano che ha voluto investire nel calcio della sua terra".

Pedullà incalza ancora su Ilari: "Fattura 1 milione, chi dà garanzie? Hai ceduto al buio", così il giornalista reggino a Saladini. E ancora: "Reggio vive di pane e Reggina". 

La replica: "Io non sono al capezzale, sono ancora oggi protagonista della difesa della Reggina. Mi sono accollato tutta la trafila difensiva. Ho fatto tanto, potevo fare meglio e di più. Il motivo per cui ho venduto lo ripeto: sono stato messo in un angolo da questo sistema e per liberare la Reggina il gesto da fare era venderla". "Oggi sono qui e sono un tifoso della Reggina e non posso essere contento perchè quando sento, vedo e leggo che ci sono persone che devono prendere gli stipendi non sono contento. Penso a Taibi, bisognerebbe fargli una statua. Sono qua e non mollo".

Nel finale di trasmissione

"Se il 29 agosto vinco al Consiglio di Stato organizzo festa in stile Serie A". Così Saladini risponde a Criscitiello che gli promette di fare una trasmissione al "Granillo".

"Ma è vero che uno dei collaboratori tuoi più stretti si è preso a pugni con Inzaghi?" Così Criscitiello a Saladini: "C'è stato un misunderstanding tra tecnici e dirigenti, ma non è successo nulla".

In vista del 29. "Sono ottimista perchè faccio l'imprenditore. Qui - ha evidenziato Saladini - c'è una legge dello Stato che dice che Saladini e la Reggina hanno ragione, oltre ad un comunicato della federazione. Per il futuro si vedrà, ho sempre fatto il bene della mia terra".

Arrigoni a Saladini: "Nei mesi scorsi quando sentivo il nome di Marcello Cardona avevo dei sentimenti positivi sulla società, poi a un certo punto non ho capito. Se lui lascia è perchè ci sono situazioni che forse neanche lui comprende. Poi non mi sembra che oggi lei stia parlando ancora da patron. Che garanzie ha dalla nuova proprietà? Ci sono delle clausole per tornare alla situazione antecedente?"

Saladini replica: "Ho la Reggina a cuore e continuo a parlare come se fosse la mia. Ribadisco che il fondo è solido. Su Cardona dico che è un uomo di Stato, al quale devo dire grazie per aver accettato la mia sfida. Mi ha insegnato tanto e anche alla mia famiglia. E' una persona straordinaria che si è innamorata del mio progetto e riconosciuta in modo importante dalla Lega e dalla Federazione. Oggi è troppo quello che gli stanno dicendo contro, è una persona istituzionale che ha pensato a rappresentare la Reggina. Oggi devo dire ancora grazie a lui perchè in me ha riconosciuto un imprenditore onesto e leale". "C'è solo una clausola risolutiva sul contratto se la Reggina dovesse perdere la battaglia al Consiglio di Stato. L'attuale proprietà potrebbe esercitarla qualora la Reggina non fosse ammessa".

 

 

 

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