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Reggina, nuova cordata... per la serie B

Si profila un altro cambio al timone del club amaranto condizionato, però, alla partecipazione al campionato cadetto. Alcuni imprenditori sono pronti a rilevare le quote. Versace: «Anche nomi importanti»

Sono giorni cruciali per il futuro della Reggina. Gli amaranto potrebbero presentarsi al Consiglio di Stato con una nuova proprietà. Non sarà un fattore determinante, considerato che in quell’occasione si avrà un giudizio di merito sulle questioni che hanno portato alla mancata ammissione al campionato di Serie B. Tuttavia, risulta chiaro come arrivarci con il più alto grado di credibilità possibile rappresenti un aspetto che nessuno vuole sottovalutare.

Da ormai diversi giorni sono in corso grandi manovre per il passaggio di proprietà. Ogni discorso è intavolato sulla base di accordi subordinati all’iscrizione al campionato cadetto.
I nomi iniziano a girare, ma è bene precisare che all’orizzonte si sta costruendo un’ipotetica compagine societaria composta da più figure imprenditoriali e al momento non è facile ricostruire il puzzle. Sono, però, in molti ad aver mostrato reale interesse ed è concreta la possibilità che a breve le cose si definiscano fino alla formalizzazione dell’offerta d'acquisto. L’ipotesi è che alla fine possano essere tre o quattro gli imprenditori a farla.

Sarebbero infatti già avvenute diverse interlocuzioni tra questa cordata e le istituzioni. Un passaggio importante, considerata la necessità di fare in modo che Reggio Calabria possa trovare qualcuno che sia in grado di garantire solidità ed un progetto futuribile per la propria squadra, benché trattative e cessione rientrino nella sfera di competenza dell’attuale proprietà del club.
«Il nostro compito – ha spiegato il sindaco metropolitano Carmelo Versace ai microfoni di Radio Antenna Febea – è quello di far sì che arrivino a Reggio imprenditori credibili, con forza economica ed un progetto di prospettiva. Sono stati fatti molti nomi, li conosco anche io, molti non sono neanche usciti e sono abbastanza importanti. Vorrebbero fare investimenti sulla squadra ed è giusto rispettare il loro silenzio in queste ore. Decideranno loro quando uscire allo scoperto».

Si attende un’accelerata che potrebbe portare alla chiusura della questione prima del 29 agosto. Il futuro, però, come è noto passa inevitabilmente dal ricorso al Consiglio di Stato.
L’altra notizia di ieri è che Comune e Città Metropolitana sono pronte a prendere parte all’udienza con un intervento “ad adiuvandum” a sostegno della società amaranto. La presenza delle istituzioni sarà finalizzata a far sentire la voce di chi ha interesse a sostenere le ragioni del club, considerate tutte le ricadute positive o negative che si avranno in base all’esito del ricorso.
Da sempre la Reggina rappresenta un patrimonio di grande valore per il tessuto economico e sociale per tutto il territorio cittadino e metropolitano.

La consapevolezza che la situazione resti complessa è un dato assodato. Nessuno, inoltre, vuole sottovalutare ogni eventualità che potrebbe dipendere dall’evoluzione delle cose. Qualora infatti non si riuscisse a ribaltare la situazione, ci sarebbero anche degli imprenditori già pronti a guidare una ripartenza dal basso.
Le soluzioni in quel caso sarebbero già più di una. Per quanto difficile, però, oggi tutti tifano affinché possa profilarsi all’orizzonte quello che sarebbe un grande colpo di scena, ovvero tornare a giocare la Serie B.

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