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Reggina, seduta al “Granillo” in attesa dell’esame Siracusa

Trocini già con una certezza: gli under hanno qualità e personalità. Fasce sicure con Martiner e Cham, Coppola chiamato a sbloccarsi

«Prima o poi si devono affrontare tutte». La frase, spesso di circostanza, è quella che dirigenti ed allenatori pronunciano quando è il momento di commentare la pubblicazione dei calendari. Mai come quest’anno, invece, la nuova Reggina avrebbe fatto a meno di affrontare il Siracusa già alla seconda giornata e dopo neanche dieci giorni di allenamenti. La situazione degli amaranto è un caso più unico che raro per come si è arrivati a programmare questa stagione, con una società iscritta solo l’11 settembre e quando il torneo era già iniziato.
Gli aretusei sono una delle grandi favorite per la vittoria finale e, rispetto alla gara contro il San Luca, sarà certamente più difficile mascherare il ritardo di condizione con le qualità tecniche. Anche perché stavolta il gap che c’era a favore degli amaranto nel match di Locri non ci sarà. Anzi la grande incognita è al momento capire se nel lungo periodo i reggini avranno la consistenza adeguata a giocarsi l’unico obiettivo degno di Reggio Calabria in Serie D, cioè vincerla.
Ieri la squadra si è allenata al “Granillo”. Bruno Trocini sta sfruttando la settimana per conoscere meglio una rosa che si è formata solo pochi giorni fa. Lo stesso progetto tecnico è in fase di sviluppo. Una delle basi in Serie D è stabilire su quali under puntare. Chi ha i migliori giovani, quattro dei quali schierare obbligatoriamente, ha grosse chance di stare in alto.
Su questo fronte qualche buona notizia è arrivata dall’esordio. I terzini, due dei ruoli in cui si tende a schierare i giovani nella massima categoria dilettantistica, sembrano essere calciatori su cui si può lavorare.
Martiner è stato schierato a destra e Cham a sinistra, sono entrambi nati nel 2005 e hanno fornito indicazioni positive. A quell’età la difficoltà sta nel confermarsi, soprattutto contro avversari di primo livello.
Non sono stati pescati a caso perché, ad esempio, il primo a sedici anni aveva già giocato un campionato di Promozione da titolare. Aveva anche trascorso un periodo all’Atalanta, prima di accasarsi alla Pro Vercelli che ne detiene il cartellino.
Cham, invece, viene da un periodo alla Cremonese e oggi è di proprietà della Lfa Reggio Calabria. I due oggi, anche in caso di 3-5-2, potrebbero far parte dell’undici titolare con l’italiano quinto a destra e il gambiano nel terzetto dei centrali.
Al momento, contrariamente ad altre squadre di D, Trocini ha scelto di puntare sul portiere over Martinez. Questo significa che bisogna trovare spazio per altri due under nell’ipotetico undici titolare. Devono andare sempre in campo un 2003, due 2004 e un 2005 (o più giovani per ogni annata).
Per la classe 2003 Trocini ha disposizione quattro profili importanti: Bright che è una mezzala destra con un passato nel Milan (buona la sua parentesi a Seregno in D), il centrocampista ex Sampdoria Bontempi, il terzino destro Dervishi (passato da Atalanta ed Inter) e Provazza (reggino che in D ha già fatto grandi cose).
Tra i 2004 il centrocampista Zucco ha già fatto vedere le sue qualità e a lui si aggiungono Altamura (punta esterna), Latella (terzino) e Ponzo (centrocampista). A completare il quadro gli altri 2005: il portiere Fecit, il centrocampista Perri (anche lui in campo a Locri) e il centravanti Coppola (che ha giocato titolare all'esordio).

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