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Reggina, bisogna tornare a correre per accorciare il gap dai primi posti

Domani pomeriggio il primo di due impegni consecutivi al “Granillo”. Gli amaranto hanno già lasciato per strada 7 punti in 6 gare Contro il Sant’Agata con Coppola unico riferimento centrale

Vigilia di Reggina-Città di Sant’Agata, partita in cui gli amaranto hanno tutto da perdere. Una considerazione che da una parte chiarisce la differenza di valori in campo, dall’altra sottolinea la pressione che ci sarà addosso agli uomini di Trocini. Il pareggio contro l’Acireale è stato quasi una sciagura. Una mancata vittoria contro i prossimi avversari significherebbe mettere ulteriormente in salita una strada che non è mai stata piana. Soprattutto perché all’orizzonte c’è un doppio turno casalingo che va sfruttato se si vuole tenere il passo di chi sta davanti. Mercoledì, infatti, si giocherà quella che sarebbe dovuta essere la terza di campionato ossia Reggina-Lamezia.
Aver mancato l’appuntamento con la vittoria nel recupero con i granata (in attesa di quello con i corregionali) significa che salgono a sette i punti lasciati per strada nelle prime sei partite giocate. 11 punti in 6 uscite non sono una media da buttare per quelle che erano le premesse della stagione amaranto , ma equivalgono ad un potenziale distacco minimo di sette punti dal Trapani (ancora oggi a punteggio pieno) e cinque dal Siracusa. Una gap che rischia di essere già difficile da colmare per le dinamiche e i valori del torneo.
Un’idea più chiara dello stato delle cose lo si avrà comunque dopo l’1 novembre. Esattamente dopo il match del “Granillo” con i siciliani: più il margine dei granata sarà ampio dopo quella partita, più sarà difficile pensare di lottare per il vertice. La possibilità c’è ancora, ma è meglio non farsi troppe illusioni considerando che si tratterebbe di un’impresa difficile.
Oggi pare chiaro che i valori in campo di questa Reggina non siano all’altezza di sta dominando il campionato. Per livello tecnico, composizione della squadra e anche per un percorso di crescita che è inevitabilmente ad uno status molto più arretrato.
L’obiettivo in questa fase è non perdere troppo la scia fino al mercato di dicembre, quando ci sarà maggiore margine per dare qualità ad una squadra che non ha ancora trovato nella sua rosa giocatori in grado di fare nettamente la la differenza ossia interpreti capaci di giocate risolutive, uomini in grado di saltare l’uomo con regolarità e calciatori che fanno gol.
Si attende l’annuncio ufficiale del nuovo attaccante centrale che colmerebbe, almeno a livello di caratteristiche, la più evidente lacuna in rosa: l’assenza di un centravanti fisico. L’argentino Tomas Bolzicco, però, non sarà disponibile prima del 12 novembre per questioni regolamentari. Rosseti, invece, è in ripresa, ma non ancora pronto. Nel frattempo bisognerà fare ancora di necessità virtù.
Ci sono da evitare gli errori difensivi visti ad Acireale, dopo che con le stesse dinamiche si era rischiato di finire sotto con la Gioiese. Dopo il calo avversario nei secondi tempi, gli amaranto riescono ad imporre il loro gioco e a costruire occasioni da rete, anche senza attaccanti. Avere la maturità di gestire le prime frazioni senza concedere occasioni può essere la chiave attraverso cui la squadra può capitalizzare al massimo i pochi gol che si fanno. A meno che un episodio, come contro il Licata, non faciliti le cose.

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