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La “Corrireggio” aperta dall’olimpionico Totò Antibo. Grande spettacolo sul lungomare VIDEO

E' stato un “africano bianco” ad aprire oggi la Corrireggio. Il suo nome è Totò Antibo, un runner di prestigio che sintetizza e incarna i valori identitari della competizione ideata e promossa da Legambiente. Atleta olimpionico di livello nazionale e mondiale, è stato fortemente inseguito dagli organizzatori Nuccio Barillà e Nino Catanese proprio per il portato valoriale di cui è testimone. La sua storia è stata presentata ieri sulla terrazza dello chef Filippo Cogliandro in un felice connubio di passione e di legami positivi con il territorio in cui le azioni degli uomini hanno un riverbero sull’intera comunità.

«Non è solo un nome legato a grandi successi sportivi ma anche esempio di umanità, determinazione e passione». Così evidenzia Nuccio Barillà al fianco dell’atleta nato ad Altofonte (Palermo) nel 1962 e diventato uno dei più grandi atleti italiani di tutti i tempi capace di dominare le gare di mezzofondo a livello nazionale e internazionale negli anni '80 e '90.
Ai giochi olimpici di Seul nel 1988 vince la medaglia d’argento nei 10.000 metri e, nella stessa disciplina, riesce a conquistare l’oro ai campionati europei di Spalato 1990 stabilendo anche il record europeo. Si impone con la sua velocità e resistenza sui ben più blasonati atleti etiopi e kenioti (da qui il soprannome citato) destando grande meraviglia fra esperti e spettatori. Ma più che le doti atletiche sono proprio quelle umane a restare impresse. Lo ha dimostrato anche ieri quando ha ripreso Nuccio Barillà che lo aveva indicato come “ambasciatore della Corrireggio” e lui si è immediatamente schermito dicendo “io sono solo un ragazzo qualunque”. No, la sua non è una storia qualunque ma è una storia segnata da una competizione personale contro un nemico subdolo, l’epilessia.

È il 1992, ci sono le olimpiadi di Tokio. L’atleta è impegnato nella finale dei 10.000 metri: «All’improvviso Totò si disorienta, rallenta, scivola indietro perdendo posizioni, con un insolito procedere quasi per inerzia. Alla fine è ultimo superato da tutti». Praticamente subisce un attacco improvviso del male che, si scoprirà dopo, è stato cagionato da un incidente stradale subìto a 3 anni. Ce lo spiega lo specialista Angelo Labate, il neurologo che lo segue costantemente, anche lui runner: «Uno che ha fatto le sue prestazioni con il problema cerebrale che aveva fin da piccolissimo è un fenomeno due volte».

Questa è la testimonianza che la Corrireggio ha voluto trasmettere in condivisione con altri autorevoli soggetti del nostro territorio come Mimmo Praticò (presidente Lions club zona 1), lo storico atleta calabrese Alberto Adamo, il telecronista Tonino Raffa e il dirigente nazionale Unvs (unione nazionale veterani dello sport) Mimmo Postorino.

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