Un racconto di formazione in cui la protagonista è un’eroina che per trovare la propria strada è costretta a fronteggiare una realtà brutale, con tutta la conflittualità tra un profondo senso di appartenenza e la propria visione della vita che prende forma. È il film del regista Jonas Carpignano, in prima visione tv, «A Chiara», che andrà in onda questa sera alle 23.25 su Rai 3 per il ciclo «Mai visti prima». Si tratta del terzo film del regista, italoamericano legato da molto tempo alla Calabria, e la prima mondiale ha avuto luogo, con lusinghiero successo, nel luglio 2021 nell'ambito della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes. Chiara è una quindicenne come tante: va a scuola, in palestra, ha due genitori amorevoli, gioca con le sorelle, si diverte con le amiche nel lungomare di Gioia Tauro. Finché, durante la festa per i diciotto anni della sorella Giulia, arrivano alcuni uomini, la tensione sale, succede qualcosa di poco chiaro, il padre se ne va, poi torna a casa, poi scappa dal retro. E qualcuno incendia la sua auto. Quando si accorge di quello che è un vero e proprio lato oscuro della sua famiglia, dell’ombra criminale di suo padre, di quell’universo che irrompe in quello che fino ad allora è stato il suo tranquillo ménage familiare quotidiano, Chiara non volta lo sguardo altrove, non accetta facili rassicurazioni né compromessi: vuole capire di più, come se quella sua personale inchiesta fosse un processo di conoscenza di se stessa. Nel film, girato a Gioia Tauro, la protagonista è la giovanissima Swamy Rotolo, che ha vinto con questo film il David di Donatello 2022 come migliore attrice protagonista; nel cast ci sono anche Claudio Rotolo; Grecia Rotolo; Giuseppina Palumbo; Giorgia Rotolo. Il primo film di Jonas Carpignano, «Mediterranea», era stato presentato nel 2015 alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes, e poi ha vinto una lunga serie di riconoscimenti. Il suo secondo film «A Ciambra» (2017), prodotto da Martin Scorsese, è stato presentato al Festival di Cannes 2017, dove si è aggiudicato il premio Europa Cinema Label nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, ed è stato designato, nel settembre di quell’anno, come film italiano proposto per l'Oscar al miglior film straniero per il 2018. Nel 2018 ha poi vinto il David di Donatello come "Miglior Regista".