Centinaia di metri di immondizia a bordo strada, eternit e capannoni cadenti dentro. I ruderi degli impianti dell'ex Opera Sila - come riporta la Gazzetta del Sud-Reggio in edicola - sono visibili percorrendo la Nazionale 18, nel lungo rettilineo che da Gioia Tauro conduce fino a Rosarno.
L'ex impianto di trasformazione delle olive, che è ubicato in un terreno di proprietà della Regione Calabria, è la metafora di ciò che resta di un sogno industriale partorito negli anni '50 del secolo scorso, di un progetto che metteva al centro il territorio e che è naufragato nell'indifferenza della politica e dei cittadini.
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