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Reggio, ristoratori e pizzaioli rassegnati a rispettare le restrizioni imposte

In città non decolla l’iniziativa di protesta “Io apro”. Le ragioni sono varie e tutte rispettabili così come il grido d’aiuto al Governo per avere «un sostegno autentico».

Reggio Calabria ha affrontato con il suo solito scetticismo l’iniziativa nazionale “Io apro”, promossa da alcune piattaforme social, ieri in tutta Italia e rivolta al settore della ristorazione, contro le restrizioni al settore disposte dal governo Conte. Abbiamo fatto un rapido giro d’orizzonte e tutti i titolari raggiunti da noi hanno continuato a seguire le regole senza alcun tentativo di cadere... nella disobbedienza civile. «Non abbiamo aderito all’iniziativa “Io apro” e continueremo a svolgere il nostro lavoro con il servizio a domicilio, del resto abbiamo cercato di attrezzarci nel migliore dei modi per farlo bene, anche alla luce dell’investimento che abbiamo fatto», ci ha detto Francesco Donato insieme a Domenico Bagnato e Rocco Caridi. «Abbiamo creduto in questa scelta nei mesi scorsi – ha aggiunto – e al momento non vediamo la necessità di andare contro delle decisioni che poi metterebbero campo tante altre cose. Il sistema ci sta comunque penalizzando, su questo non ci sono dubbi. Noi comunque continueremo ad andare avanti per la nostra strada, cercando di portare avanti quello che la legge ci consente di fare, nella speranza, soprattutto che migliori la situazione sanitaria».

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