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Rizziconi, commemorati i giovani finanzieri che persero la vita in un incidente stradale

Una solenne cerimonia militare si è svolta in località Cirello - Cannavà del Comune di Rizziconi, per la commemorazione del trentennale della scomparsa del vicebrigadiere Antonio Amore e dei finanzieri Maurizio Gorgone, Giuseppe Attanasio e Pierpaolo Gugliandolo, a seguito di un gravissimo incidente stradale occorso nell’adempimento del proprio dovere. Il 31 maggio di trent’anni fa, i quattro militari, poco più che ventenni, già in forza alla seconda Compagnia Atpi di Lamezia Terme – Quarta Sezione Operativa in Reggio Calabria, durante un servizio di ordine pubblico, sono rimasti coinvolti in un tragico incidente stradale in località Cirello - Cannavà del Comune di Rizziconi, lungo la S.S. 111, perdendo la vita.

Nello stesso luogo dell’incidente, ove è stata eretta una stele commemorativa dei 4 finanzieri, alla presenza dei familiari delle vittime del dovere e delle massime cariche delle istituzioni militari e civili della provincia, il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, il comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza, Carmine Lopez, e il comandante regionale Calabria della Guardia di Finanza, Guido Mario Geremia, hanno deposto una corona d’alloro.

Alla cerimonia di commemorazione in suffragio delle giovani vittime con picchetto d’onore, erano presenti i rappresentanti della Sezione Anfi di Gioia Tauro e militari Atpi appartenenti al Gruppo di Lamezia Terme, all’epoca Reparto di appartenenza dei quattro giovani militari. Successivamente, l’ordinario militare per l’Italia, Santo Marcianò, coadiuvato dal cappellano militare del Comando regionale Calabria, don Antonio Pappalardo, ha celebrato una funzione religiosa in suffragio dei caduti, nell’area antistante alla Chiesa di Santa Teresa di Gesù Bambino in Cannavà poco distante dal luogo del tragico incidente.

La commemorazione del tragico evento è stata fortemente voluta dal comandante regionale Calabria e dal comandante provinciale Reggio Calabria, affinché il sacrificio dei quattro giovani finanzieri testimoniasse, nel tempo, lo spirito di abnegazione al dovere ed alle Istituzioni, nonché la vicinanza del Corpo ai familiari dei propri appartenenti caduti nell’adempimento del dovere.

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